24 luglio -“Oggi siamo felici di chiamarci Europa”: lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, accogliendo all’aeroporto militare di Ciampino Meriam Ibrahim Ishag e la sua famiglia, giunti in Italia assieme al viceministro degli Esteri Lapo Pistelli.
Meriam, la donna cristiana condannata a morte per apostasia in Sudan, è arrivata a Roma a bordo di un aereo della presidenza del Consiglio con il marito e i due figli, accompagnata dal viceministro degli Esteri Lapo Pistelli.
Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento, dunque, a quanto detto alcuni giorni fa in occasione del discorso di apertura del semestre di presidenza italiano dell’Ue, quando aveva affermato che “senza una reazione” nel caso di Meriam “non siamo degni di chiamarci Europa”.
Ad accogliere Meriam anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini, che ha rimandato la partenza per Sarajevo prevista questa mattina. “E’ una grande gioia: abbiamo seguito il caso fin da prima che fosse resa nota la condanna e grazie al grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma. Ora Meriam ha bisogno di tranquillità con la sua famiglia” ha detto.