22 luglio – Yu-men, una città cinese di 30mila abitanti è stata completametne isolata dopo la morte di un uomo di 38 anni affetto da peste bubbonica. 151 tra suoi parenti, conoscenti e colleghi sono stati messi in quarantena. Nessuno degli abitanti della cittadina, che si trova nella provincia nord-occidnetale di Gansu, è autorizzato a lasciare la città, presidiata da agenti e posti di blocco per impedire anche l’accesso.
Sembra che la vittima fosse stata in contatto con una marmotta morta, verosimilmente all’origine dell’infezione. “La città dispone di riso, farina e olio sufficienti a garantire cibo per un mese”, assicurano le autorità.
La Croce rossa internazionale ha recentemente lanciato un allarme per una possibile epidemia di peste bubbonica in Madagascar.
La peste bubbonica è un’infezione batterica mortale, nota anche come la “Morte Nera” che devastò l’Europa tra il 1347 e il 1353 uccidendo almeno un terzo della popolazione del continente.
Il Kirghizistan ha rivissuto nel 2013 l’incubo della ‘Morte Nera’ che ha attraversato l’Europa per secoli, dopo il decesso di un ragazzo di 15 anni cui è stato diagnosticato il contagio, forse trasmesso dopo il contatto con una marmotta.
Ora 160 persone furono in quarantena in un villaggio di montagna vicino al confine con la Cina. Gli abitanti della zona ritenevano che le autorità locali non fossero in grado di gestire la crisi.