Mosul (Iraq), 20 lug. – Nel tentativo di piegare la popolazione di Mosul e delle altre localita’ della provincia settentrionale irachena di Ninive, il gruppo jihadista dello Stato Islamico ha lasciato senza acqua, luce e gas quelli che ancora non si sono sottomessi al suo dominio.
La situazione e’ drammatica in varie zone di Ninive, sotto il controllo degli estremisti islamici, dove in mancanza dei servizi di base, sono in aumento gli sfollati interni; tra costoro le famiglie di cristiani che hanno abbandonato la citta’ nei giorni scorsi, perche’ minacciati dall’ultimatum dei jihadisti (o si convertono all’Islam o rischiano la morte).
Da quanto gli estremisti sunniti, tra i quali miliziani dello Stato islamico, hanno preso il controllo della citta’, il 10 giugno scorso, la mancanza di combustibile e di luce elettrica sono ormai una costante per la popolazione, assediata e sotto il controllo dei jihadisti. Adesso a queste complicazioni, si unisce la mancanza di acqua, una punizione per i cittadini “infedeli” che per la loro religione non hanno giurato lealta’ ad Abu Bakr al Baghdadi, il capo dello Stato Islamico e la massima autorita’ del califfato islamico dichiarato dal gruppo nel territorio che controlla, in Iraq e in Siria. (AGI) .