18 luglio – L’On. Borghezio – che ha già ottenuto dal Presidente della Commissione AFET del P.E. l’impegno ad esaminare la questione dei “marò” – si rivolge con un’interrogazione scritta anche alla Commissione Europea sul delicato tema delle regole di ingaggio per il contrasto anti-pirateria.
Borghezio fa riferimento agli obblighi delle leggi comunitarie di cui:
A) Il Regolamento (EU) n. 100/2013 del 15 gennaio 2013 con riferimento alle preventive misure per proteggere navi e porti da fatti illeciti che integra
B) il Regolamento (EC) n.1406/2002 che implementava l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima onde assicurare un’alta ed effettiva sicurezza marittima;
C) Regolamento (EC) n. 725/2004 del parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 per il rafforzamento della sicurezza e delle navi mercantili e delle infrastrutture portuali;
D) l’articolo 25 (ex articolo 12 del TUE) della “Versione consolidata del trattato sull’Unione Europea e del trattato sul funzionamento dell’Unione europea” in merito alle disposizioni generali sull’azione esterna dell’Unione e disposizioni specifiche sulla politica estera e di sicurezza comune e considera ancora
E) la ratifica e la firma da parte dell’Unione Europea della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, o UNCLOS, che prevede l’obbligo della collaborazione alla repressione della pirateria (articolo 100)
e chiede :
“- Sono stati approvati atti dispositivi comunitari che definiscano le regole di ingaggio per l’attuazione della sicurezza delle navi e dei porti contro atti illeciti e, in particolare, per il contrasto della pirateria?
– Sono stati approvati atti dispositivi comunitari o sono state emanate le direttive per l’applicazione dei mezzi cinetici nelle misure di contrasto alla pirateria onde definire appropriate misure cogenti che tengano conto del rischio di danni collaterali e allo scopo di evitare vittime totalmente estranee al fenomeno della pirateria?
Inoltre, con riferimento al noto incidente che ha visto coinvolta la nave italiana “Enrica Lexie” e che ha visto coinvolto uno stato Membro dell’UE e nel quale il perseguimento della sicurezza marittima ha determinato vittime civili, esistono atti derivanti da investigazioni da parte dell’Ente europeo preposto che abbiano appurato o meno la conformità delle regole di ingaggio siano esse dettate dall’IMO o dalla Unione Europea?”