Castel Volturno, rivolta immigrati: Alfano manda rinforzi, ma il sindaco vuole soldi

castel-vol17 LUG – Otto equipaggi dei reparti di prevenzione e crimine e 40 unità di rinforzo tra Carabinieri e Polizia di Stato sono stati inviati nel casertano, teatro di scontri nei giorni scorsi tra comunità locali ed immigrati. Le decisioni sono state prese al Viminale, durante un incontro con il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, e di Mondragone, Giovanni Schiappa. “Lo Stato c’è ed è forte”, ha sottolineato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante la riunione.

ALFANOProsegue intanto il lavoro di identificazione da parte della polizia degli stranieri che domenica sera, in risposta al ferimento dei due immigrati, hanno scatenato la rivolta nella strada principale della località Pescopagano dando fuoco a quattro auto e ad un appartamento.

Dopo la rivolta degli immigrati di domenica sera e le tensioni di lunedì, con le due manifestazioni contrapposte di italiani e africani, il ministro degli Interni Angelino Alfano ha incontrato al Viminale i sindaci di Castel Volturno e Mondragone, comuni-epicentro dei problemi legati a una convivenza sempre più difficile tra residenti ed extracomunitari. Secondo Dimitri Russo, primo cittadino di Castel Volturno, è inutile pensare come in passato all’invio dell’esercito: occorre puntare sullo sblocco di fondi per potenziare i servizi, sull’emersione dalla clandestinità degli stranieri che lavorano senza contratto, sul potenziamento delle forze dell’ordine

“Ad Alfano -ha il primo cittadino – chiedo di concedere il permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti quegli stranieri che lavorano e sono sfruttati. Ci vuole inoltre un serio programma di investimenti sui servizi sociali, sui trasporti, che migliorino la vita per tutti. E lo Stato deve permettermi di poter derogare al patto di stabilità: non posso controllare un territorio comunale così vasto con appena 15 vigili urbani; ogni giorno, a causa dei turni, sono appena sette in strada. Ho bisogno di assumerne altri”