Sparatoria palazzo Chigi, Preiti: volevo colpire Berlusconi, Bersani e Monti

15 luglio – Ora si dice pentito ma consapevole che “non si può tornare indietro”. Si racconta in un’intervista a “Repubblica”, Luigi Preiti, il disoccupato calabrese che sparò davanti a palazzo Chigi il 28 aprile 2013, mentre si insediava il governo di Enrico Letta, riducendo in fin di vita il brigadiere Giuseppe Giangrande e ferendo un altro militare. In primo grado Preiti è stato condannato a 16 anni di reclusione.

preiti

 “Non ce l’avevo con i carabinieri. Mi sono fatto prendere dal panico”, racconta a Paolo Berizzi che ha firmato l’intervista esclusiva su Repubblica. L’obiettivo, spiega, erano i politici. “Li volevo colpire anche se non sapevo bene in che modo. Non avevo un piano. I nomi? Berlusconi, Bersani e Monti. Ognuno aveva delle colpe”.

E ancora: “Ancora una volta abbiamo un governo non legittimato dal popolo, come invece prevede la Costituzione. E non ricordiamo Monti: ha fatto più danni lui delle dieci piaghe d’Egitto”. “Senza l’appoggio dei politici”, puntualizza Preiti, “non esisterebbe nessuna lobby di potere. Le banche, la grande industria, le speculazioni finanziarie, la mafia moderna-

Al quotidiano romano spiega che all’epoca dei fatti era depresso. “La mia vita era un disastro: senza lavoro, senza soldi, non potevo vedere mio figlio. Oggi il peso di ciò che ho fatto e la pena che devo pagare mi opprimono la coscienza. E rendono buio il mio futuro”. Giangrande è ancora paralizzato, si chiede. “Ho sempre detto che se potessi mi sostituirei a lui, mi farei carico della sua sofferenza. Prego ogni giorno che possa guarire presto. Ho scritto a sua figlia. Quello che ho fatto è assurdo, la disperazione ti porta a fare cose pazzesche”.

C’era il sospetto che avesse agito su indicazione o per conto di altri… “Ho agito da solo, senza indicazioni di nessuno. I motivi li ho spiegati. Ma magari mi accuseranno anche della strage di Ustica e di quella della stazione di Bologna”. Era drogato? “Avevo tirato cocaina due giorni prima di partire per Roma. Nell’ultimo mese ne avevo assunte diverse dosi. Pur non avendone mai fatto uso prima”.