15 lug 2014 – E’ di 31 morti, 29 presunte prostitute e due uomini, il bilancio della carneficina compiuta in un complesso usato per la prostituzione nel distretto di Zayouna, a Baghdad. Le foto dell’attacco, alcune scattate con i cellulari, mostrano corpi straziati in un bagno di sangue. ”Il bilancio complessivo e’ ora di 31 vittime, due delle quali sono uomini”, ha confermato il portavoce del ministero dell’Interno iracheno Saad Maan.
Uomini armati hanno assaltato due edifici nel distretto residenziale di Zayouna, noti nella zona per gli appartamenti affittati di un noto sfruttatore, che gestiva stabilmente fino a 60 donne. Le foto scattate subito dopo la sparatoria sabato sera, mostrano anche il corpo di un uomo riverso in una pozza di sangue, dalla polizia identificato come il protettore, e, accanto a lui, il suo presunto aiutante. Prima di essere uccisi, ai due uomini, le uniche vittime maschili del raid, sono state legate le mani dietro la schiena.
Solitamente l’accesso alla strada che porta agli edifici 43 e 44, dove e’ avvenuto il massacro, e’ custodito da poliziotti e soldati. Secondo i residenti, lo sfruttatore, di nome Aws, era un personaggio molto potente nella zona, che pagava le mazzette ai funzionari e gestiva il suo business nei due edifici da anni. ”Questo e’ il destino di qualsiasi prostituzione”, e’ la scritta lasciata dagli aggressori sul portone d’ingresso di uno dei due edifici attaccati. Raid punitivi simili non sono rari a Zayouna, ma quello di sabato e’ stato uno dei piu’ sanguinosi degli ultimi anni.