15 luglio – Gli Stati Uniti sono tornati a pressare l’Unione europea per sanzioni più dure contro la Russia per la crisi in Ucraina. In un incontro avvenuto ieri alla Casa bianca, i funzionari dell’amministrazione Usa hanno chiesto agli ambasciatori europei di adottare misure più severe per fermare quella che Washington definisce “la politica di destabilizzazione” del presidente russo Vladimir Putin in Ucraina.
E’ quanto ha riportato oggi l’agenzia di stampa Usa Bloomberg, citando tre partecipanti al vertice.
Secondo le fonti, l’amministrazione di Barack Obama ha fatto presente di essere pronta ad agire in modo unilaterale se i leader europei, riuniti domani a Bruxelles, si rifiuteranno di imporre sanzioni che potrebbero danneggiare le loro economie. Washington sarebbe pronta ad annunciare nuove misure già questa settimana. Le fonti hanno sottolineato che il presidente Barack Obama preferirebbe però avere il sostegno Ue; per questo, nell’incontro svoltosi ieri, i funzionari Usa avrebbero presentati ai diplomatici Ue i dati a dimostrazione del fatto che la Russia starebbe portando avanti una “politica di destabilizzazione” in Ucraina, fornendo armi pesanti ai separatisti filo-russi e rafforzando la propria presenza militare al confine.
Alcune fonti Usa hanno espresso dubbi sul fatto che i leader europei possano raggiungere domani un accordo sulle sanzioni, sottolineando i dubbi avanzati a riguardo da diversi stati europei, tra cui Italia, Austria, Slovacchia, Francia e Grecia. tiscali