Controllore aggredito nella stazione della metropolitana XVIII Dicembre
12 luglio – Agli onori della cronaca c’è ancora un’aggressione, l’ennesima, subita dai dipendenti del Gruppo Torinese Trasporti. Nel tardo pomeriggio, poco prima delle ore 18, un assistente alla clientela è stato colpito in metropolitana con calci e pugni solo per aver chiesto il documento di viaggio ad un ragazzo poco più che ventenne di origine marocchina che, evidentemente, ne era sprovvisto. Un’aggressione che ha portato anche alla sospensione del servizio della metro per tre minuti, dalle 17.54 alle 17.57, giusto il tempo di far uscire il giovane “portoghese” (come si chiama chi viaggia senza pagare il biglietto) dalla carrozza in cui si era nascosto credendo di farla franca fuggendo dagli operatori che lo inseguivano.
Ma andiamo con ordine. I fatti si svolgono all’interno della stazione “XVIII Dicembre”. Tre sono gli assistenti alla clientela in servizio nei pressi dei tornelli. Loro sono i cosiddetti controllori. Il giovane ventenne prova a passare senza avere il biglietto e quando uno degli operatori glielo chiede lui inizia ad agitarsi e ad insultarlo.
Dalle parole si passa ai fatti quando il ragazzo approfitta di un varco aperto per correre verso la banchina, il controllore lo insegue e quando lo raggiunge viene preso a calci e manate in faccia. Il ventenne riesce così a dileguarsi e a nascondersi in una carrozza della metropolitana, ma questa non riparte perché bloccata per motivi di sicurezza. In soccorso della vittima arrivano altri due suoi colleghi e, in attesa che giunga sul posto anche la Polizia, in banchina scendono ancora due dipendenti Gtt e una guardia giurata.
All’arrivo delle forze dell’ordine il giovane è ancora agitato. Neanche i due agenti riescono a placarlo e quasi a fatica lo tengono fermo in attesa dell’arrivo di una seconda volante che lo possa accompagnare in Questura per l’identificazione, visto che era sprovvisto di documenti. Dopo qualche minuto altri due poliziotti arrivano in stazione e portano via l’aggressore, rimasto tutto il tempo a qualche metro dall’assistente alla clientela colpito poco prima. Quest’ultimo ad oltre un’ora dall’aggressione portava sul volto e sul braccio destro i segni delle botte ricevute.
“Parliamo di un’altra aggressione avvenuta ai danni dei dipendenti Gtt – dice il sindacalista Rsu dell’Ugl Salvatore Russo -. Queste aggressioni avvengono sempre più spesso e a rischio c’è la sicurezza di tutti i lavoratori della metropolitana e del servizio su bus e tram. Fondamentale anche questa volta è stato l’intervento della vigilanza – evidenzia Russo -, un servizio che si sta dimostrando sempre efficiente e che invece vorrebbero ridurre. I lavoratori chiedono sicurezza, quella stessa sicurezza che da anni portiamo sui tavoli di confronto, ma che i vertici Gtt ci rispediscono al mittente. Senza sicurezza – conclude – non c’è futuro”. “Più di 50 infortunati nel 2013 su 150 agenti – è il commento di Damiano De Padova, sindacalista dalla Rsu dell’Ugl -. Il 2014 non sembra portare nessun tipo di miglioramento per il personale addetto al controllo, la situazione è divenuta insostenibile”.
.torinotoday.it
Il problema è della giustizia Italiana che non funziona e costoro si sentono in diritto ti fare che cazz.. le pare tanto dicono siamo in Italia non ci fanno nulla ma stiamo scherzando siamo divenuti gli zimbelli del mondo povera Patria mia come lavete ridotta.