12 luglio – Una discussione lunga tre ore, nella Commissione alla Partecipazione del Comune di Brescia presieduta da Francesca Parmigiani. Sul tavolo della discussione il regolamento per l’istituzione e il funzionamento dei consigli di quartiere: tema caldo, la questione del voto agli immigrati.
Scontro inevitabile, tra destra e sinistra. Parmigiani e Fenaroli, tra i primi promotori dell’iniziativa, difendono le scelte definendole quasi “un atto di coraggio, per garantire la partecipazione dei cittadini”. E che a questo punto i consigli di quartiere sono “organismi intoccabili”, necessari per la ‘rivoluzione’ annunciata rispetto alle vecchie Circoscrizioni.
Parere opposto da parte di Lega Nord e Forza Italia. Per Nicola Gallizioli (già attivo in polemica sulla campagna per Brescia Pulita, da lui definita sessista) è inammissibile che sia data la possibilità di voto agli immigrati, soprattutto in quei quartieri dove la percentuale di stranieri supera ampiamente la doppia cifra.
Anche il voto ai sedicenni non convince. Mentre da Forza Italia una proposta politica: “Perché non presentare anche liste civiche, o addirittura liste di partito?”.
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