10 luglio – “Con criteri di rotazione tra i diversi settori di attività, la Rai invia ogni anno ad esercizi pubblici e strutture ricettive, artigiani, imprenditori e professionisti, mediamente 500.000 lettere. I testi sono sempre stati del medesimo tenore e non ci risulta abbiano finora indotto in errore i destinatari”.
Lo scrive il dg Rai Luigi Gubitosi in una lettera indirizzata al presidente della Commissione di Vigilanza, inviata per rispondere alle richieste di chiarimenti sulle lettere per la riscossione del canone speciale inviate alle aziende, sottolineando che “campagne stampa fuorvianti incidono negativamente sulla riscossione del canone nel suo complesso anche presso gli abbonati”. “L’attività di redazione – prosegue Gubitosi – degli elenchi per l’invio di comunicazioni ai potenziali detentori di apparecchi radiotelevisivi non è stata mai affidata a società esterne.
Dg a Vigilanza: “Lettere non hanno finora indotto a errore” – Tutte le attività sono eseguite direttamente dalla Direzione Canone. Questo tipo di lettere non sono ‘ingiunzioni di pagamento’, non solo perché non ne condividono né la forma né le modalità di notificazione, ma soprattutto perché non contengono alcuna intimazione di pagamento”. “Più nel dettaglio – afferma ancora il dg -, in nessun passaggio della lettera in questione la detenzione è presunta: al contrario testualmente si “invita” il destinatario ad effettuare il pagamento solo nel caso in cui detenga l’apparecchio”.
Chiare le indicazioni fornite dal Ministero della Sviluppo Economico – Gubitosi sottolinea anche che le indicazioni fornite dal Ministero della Sviluppo Economico “risultano idonee a dissipare ogni perplessità – quantomeno allo stato attuale delle sviluppo tecnologico – in ordine alla distinzione tra apparecchi assoggettati o meno al pagamento del canone”.
“Per fronteggiare comunque il disorientamento creato dalla recente campagna di stampa – prosegue Gubitosi -, oltre ai consueti canali di contatto con il pubblico, la Direzione Canone ha attivato immediatamente anche nuove possibilità di comunicazione in modo da risolvere ogni eventuale dubbio. Questa polemica colpisce ancor di più perché la Rai sta investendo molto nel servizio all’utenza”.