10 luglio – La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per violazione delle normative europee sull’acqua potabile. “La contaminazione dell’acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare nel Lazio”, afferma l’esecutivo comunitario con un comunicato.
L’Italia Ha già ottenuto diverse deroghe negli anni scorsi sui vari parametri previsti sulla salubrità dell’acqua, e “non è possibile autorizzarne altre – afferma Bruxelles -. Più di un anno dopo la scadenza della terza deroga, l’Italia continua a violare la direttiva”.
La presenza di arsenico nelle acque è dovuta per lo più a fenomeni naturali, specialmente per le acque che sgorgano da sorgenti in zone di origine vulcanica. La Comunità Europea ha stabilito che la massima concentrazione ammissibile di arsenico nell’acqua potabile deve essere inferiore a 10 microgrammi per litro. In presenza di concentrazioni maggiori, le acque non possono essere ne’ destinate all’uso potabile, ne’ utilizzate per cucinare.
L’Italia dovrà quindi installare numerosi impianti di dearsenificazione