9 lug. – Le milizie qaediste dello Stato islamico hanno chiesto un riscatto di 35 milioni di dollari per la liberazione di due suore cristiane rapite il 28 giugno a Mosul, nella provincia di Nivine, nell’Iraq settentrionale. Amel Shimon Nona, arcivescovo caldeo di Mosul, ha riferito attraverso un comunicato stampa che “i militanti dello Stato islamico hanno chiesto un riscatto per il rilascio delle suore rapite nel quartiere Khazraj di Mosul”.
L’arcivescovo ha aggiunto di aver “provato piu’ volte ad intervenire attraverso i leader religiosi locali e i capi delle tribu’ di Mosul”. Al momento, tuttavia, “questi tentativi non sono andati a buon fine”
A me dispiace per le suore l’unico responsabile del pagamento del riscatto è il Vaticano. Il Papa invece di fare appelli a favore dei clandestini e dei rom con i soldi degli italiani si dovrebbe preoccupare dei suoi impiegati e degli ultimi cristiani rimasti in Iraq e Siria visto che oramai sono stati quasi tutti sterminati.