7 luglio – Un numero crescente di donne musulmane cittadine di paesi europei parte alla volta della Siria per sposare i jihadisti che combattono contro il regime di Bashar al-Assad e contro i gruppi ribelli. Lo rivela una ricerca dell’International Centre for the Study of Radicalisation presso il King’s College di Londra. Lo studio cita numerosi casi di donne partite dal Regno Unito, ma anche dalla Francia, dal Belgio, dalla Svezia e dalla Serbia. Ultimo caso è quello delle gemelle di origini somale partite da Manchester e giunte in Siria via Istanbul.
Tra i casi citati, quello di quattro donne britanniche, due di Portsmouth, una di Londra e una del Surrey, che sono andate in Siria per sposare jihadisti anglofoni. Mentre tre delle donne, pur vivendo nel Regno Unito, sono originarie di paesi arabi, una di loro è una britannica convertita all’Islam. Altre decine, secondo lo studio, se ne contano in vari paesi europei.
Shiraz Maher, uno degli autori dello studio, ha spiegato che nella maggior parte dei casi si tratta di ‘amori’ nati su chat e forum online. Accade anche che alcuni matrimoni vengano celebrati in videochat, per permettere alla sposa di viaggiare da sola verso la Siria, senza violare quindi la rigida morale islamica. Ai casi delle spose europee si aggiungono quelli denunciati dai ribelli di Aleppo al quotidiano Asharq al-Awsat. Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, secondo i ribelli, costringere le donne di Aleppo e di Raqqa a sposare suoi jihadisti. Questi matrimoni tra militanti stranieri e donne siriane di solito non durano piu’ di un paio di mesi, a causa degli spostamenti dei jihadisti da un fronte all’altro. adnkronos