2 lug. – Il mancato pagamento del gas naturale russo da parte ucraina e’ destinato a far esplodere una crisi “totale” nel settore entro il prossimo autunno. E’ la drammatica previsione delineata dal primo ministro russo Dmitry Medvedev, dopo che il mese scorso il colosso energetico ‘Gazprom’ aveva tagliato le forniture della Russia a Kiev.
“L’Ucraina il gas non lo paga”, ha ricordato Medvedev. “Il suo debito e’ enorme. Prendono il gas da depositi clandestini. In autunno ci sara’ quindi una crisi globale del gas”, ha ammonito. Il capo del governo ha quindi annunciato che Mosca adottera’ misure protezionistiche per tutelare i propri mercati dalle potenziali ripercussioni dell’accordo di associazione, appena sottoscritto dal Paese confinante con l’Unione Europea: un “diritto dell’Ucraina”, ha definito la firma del 27 giugno a Bruxelles. La Russia pero’ ha analogamente “il diritto di passare a nuove condizioni per continuare a collaborare, e proteggere i suoi mercati”. Una decisione in tal senso, ha spiegato il premier russo, sara’ presa in seguito a “consultazioni”, e sulla base delle regole del Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, e della Cis, la Comunita’ degli Stati Indipendenti che ha sostituito sotto molti aspetti gran parte dell’ex Urss. (AGI) .