29 giugno – Ancora orrore ad Aleppo, nel nord della Siria, dove i militanti jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) hanno giustiziato e poi crocifisso un loro commilitone accusato di estorsione. Le immagini dell’ennesima barbarie – riporta l’emittente al-Arabiya – sono state pubblicate su alcuni siti jihadisti.
In una delle foto si vede un uomo con una lunga barba e il corpo coperto di sangue. Sul cadavere e’ adagiato un cartello che riporta il nome del militante Isil, il crimine commesso e la pena che gli e’ stata inflitta. “Colpevole: Abu Adnan al-Anadali. Sentenza: esecuzione e tre giorni di crocifissione. Motivo: aver estorto denaro ai checkpoint accusando gli autisti di apostasia“, e’ scritto sul cartello. La sentenza riporta la firma del ‘Principe dei credenti’, ovvero – secondo al-Arabiya – Abu Baqr al-Baghdadi, il capo dell’Isil.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’ong vicina all’opposizione con sede a Londra, al-Anadali e’ stato ucciso con tre colpi di arma da fuoco alla testa. aki