28 giugno – La promessa è di vigilare, tenere sotto pressione e fare proposte alternative per tutta la durata del semestre europeo italiano. A lanciarla i sindacati di base, movimenti e partiti della sinistra antagonista che hanno sfilato per le vie del centro storico di Roma per aprire il contro semestre di lotta popolare. Il corteo è partito con in testa un grosso striscione, esposto da alcuni giovani immigrati africani, con su scritto “Rottamiamo Renzi e i Trattati dell’Unione europea” e accanto l’immagine del gufo che richiama simbolicamente l’affermazione più volte utilizzata dal premier nella campagna elettorale per le Europee (“prima c’erano falchi e colombe, ora gufi e sciacalli”).
Renzi e Madia “apprendisti stregoni” – E proprio Matteo Renzi è stato simbolicamente portato in corteo, assieme al ministro per le Riforme Marianna Madia, con due manichini vestiti da “apprendisti stregoni” con finte banconote da 80 euro attaccate al mantello nero. In piazza dai lavoratori dell’Ilva ai movimenti per la casa e per l’acqua bene comune, dai vigili del fuoco ai sostenitori delle cause della Palestina e dell’Ucraina. “Siamo ottomila”, hanno detto gli organizzatori nel corso della manifestazione. Tra i numerosi striscioni anche uno dedicato al Pontefice: “Siamo con Francesco ma noi il paradiso lo vogliamo sulla terra”. Durante il tragitto un gruppo è salito sulla terrazza della Scalinata dei Borgia che affaccia su via Cavour, ha srotolato alcuni striscioni e acceso fumogeni. “No UE”, recitava uno degli striscioni.
Ferrero: “Il pemier è più cattivo di Berlusconi” – Lungo il corteo anche bandiere No-Tav. Anche il leader di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ha partecipato alla manifestazione. “Renzi sta mettendo in piedi un enorme teatro privo di contenuti – ha detto Ferrero – perché ha accettato i Trattati europei, ha chiesto la flessibilità ma non ha ottenuto nulla. E’ più cattivo di Berlusconi, con la Merkel stanno facendo il gioco delle parti”. Qualche attimo di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine c’è stato poco prima della conclusione della manifestazione quando una delegazione, all’arrivo in piazza Santi Apostoli, voleva raggiungere la sede italiana della Commissione europea di via IV Novembre, già imbrattata nei giorni scorsi. Ad impedirglielo un cordone di agenti in tenuta antisommossa e alcuni blindati. “Vergogna, vergogna”, hanno urlato alcuni manifestanti che poco dopo indietreggiando hanno acceso diversi fumogeni. tiscali
Questi comunisti, fanno un po’ di tutto: sono al governo, ma anche all’opposizione, sono europeisti, ma anche anti-unione europea, però, sono tutti uniti, quando si tratta d’immigrazione, per loro è indispensabile, serve come manodopera a basso costo, ma anche come squadristi.
Presto gli immigrati serviranno anche come serbatoio di voti!