28 giugno – Gli agenti della polizia ferroviaria di Roma hanno arrestato un cittadino pakistano ed un romeno accusati di rapina aggravata. In base a quanto riferito dalla questura della capitale i due, nelle prime ore del mattino del primo giugno scorso, all’interno della stazione Termini hanno sottratto un portafogli ad un ragazzo italiano, dopo averlo narcotizzato con la somministrazione di una sostanza appartenente alle benzodiazepine, versata con l’inganno in un bicchiere di the, prelevato da un distributore automatico. Il ragazzo è stato trovato dopo alcune ore riverso all’interno di un treno. Ascoltato dagli investigatori il giovane, ha ricostruito l’intera vicenda, fornendo la descrizione dei due uomini che l’avevano avvicinato e successivamente, in concorso tra loro, narcotizzato.
Gli agenti del reparto polfer di Termini, coordinati dal vice questore Emanuele Fattori, dopo aver analizzato alcuni episodi analoghi avvenuti nei mesi precedenti, hanno riscontrato delle coincidenze nel modus operandi descritto dalle vittime del reato, narcotizzate con sostanza psicotropa aggiunta al succo di frutta. Hanno così deciso di svolgere una serie di servizi di osservazione con appostamenti, al fine di rintracciare un soggetto di etnia pakistana, che in più occasioni era presente nei racconti delle persone rapinate, tutte di origine asiatica.
Nella serata del 4 giugno scorso, un uomo rispondente alla descrizione fornita dalle vittime, è stato fermato dopo essere stato visto scendere da un treno proveniente da Napoli ed aggirarsi proprio nella zona delle biglietterie, dove le vittime erano state adescate nelle occasioni precedenti, con la scusa di fornire loro aiuto per raggiungere, con il treno, le destinazioni desiderate.
Il cittadino straniero, trattenuto perché sprovvisto di documenti ed irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di una bottiglia di succo di frutta e di alcuni bicchieri, oggetti che ricorrevano nelle narrazioni delle persone narcotizzate. Successivamente l’uomo è stato anche riconosciuto sia dal giovane italiano che da una delle vittime di origine asiatica, nel frattempo convocati negli uffici della Polfer.
Alla luce degli elementi emersi, il cittadino pakistano I.J., 48enne, senza fissa dimora e con vari precedenti, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Nei giorni successivi, anche altre due vittime lo hanno riconosciuto quale autore delle rapine ai loro danni.
Tra le persone rapinate con lo stesso sistema e che hanno riconosciuto l’autore, figura anche un cittadino di origine pakistana che nel febbraio scorso, a causa del procurato stato di incapacità, era stato investito da un treno proprio all’interno della stazione Termini, subendo l’amputazione di un arto.
Ulteriori riscontri hanno permesso di individuare e in seguito arrestare anche il complice dell’uomo che ha partecipato all’ultima rapina ai danni del giovane italiano. Sono in corso indagini per verificare il coinvolgimento di uno o di entrambi i soggetti in altri episodi criminosi.
La polizia ferroviaria rivolge un invito ad eventuali vittime, in particolare appartenenti alle comunità indiane o pakistane, che hanno subito reati secondo le modalità descritte, a mettersi in contatto con l’Ufficio procedente. TISCALI