Russia: vice primo ministro Rogozin mette in dubbio la versione ufficiale dell’11 settembre

twin27 giugno – Il vice Primo Ministro russo Dmitry Rogozin, che nel governo di Mosca sovrintende alla difesa e all’industria aerospaziale e aeronautica, ha messo in dubbio, rilanciando le sue perplessità su Twitter e Facebook, la versione ufficiale fornita dal governo statunitense sui fatti accaduti l’11 settembre, in particolare sull’esplosione avvenuta al Pentagono, che fu formalmente attribuita allo schianto di un areo.

Rogozin si chiede retoricamente: “Potete inviarmi qualche immagine di uno degli aerei dirottati l’11 settembre e che si sono schiantati sul Pentagono? C’erano centinaia di telecamere là. Mandatemi almeno un’immagine, per favore!”. Per poi aggiungere: “Siamo pronti ad aiutare gli americani con la nostra esperienza, se c’è un oggetto di ricerca”.

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L’11 settembre fu un’immane tragedia che ebbe delle ripercussioni mondiali, fu una “nuova Pearl Harbour” che servì da pretesto agli USA e ai neocons per lanciare la loro Global War on Terror (si veda in proposito il documentario realizzato da Luogo Comune: Il Nuovo Secolo Americano).
Un’immane tragedia dalle ripercussioni globali la cui versione ufficiale ha sempre suscitato, non solo negli ambienti cosiddetti complottisti, dubbi e perplessità: quella di Rogozin, dettata probabilmente anche dalle fortissime tensioni in corso in Ucraina tra USA e Russia, è solo l’ultima e la più clamorosa in ordine di tempo.

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