25 giu. – Hanno messo a segno almeno una ventina di rapine violente in pochi mesi. Protagonisti sono tutti ragazzi dai 14 ai 20 anni che abitano in diversi campi nomadi nella zona della Magliana di Roma, finiti ora in manette al termine di un’indagine compiuta dagli agenti del commissariato San Paolo. Le vittime preferite erano soprattutto donne e anziani scelte alle fermate dell’autobus, alla stazione ferroviaria Muratella e nelle auto in sosta ai semafori. Rapine dove veniva usata una violenza definita dagli investigatori “sproporzionata” rispetto a quanto veniva sottratto.
Le zone prese di mira andavano dalla via Portuense a via della Magliana, via del Trullo e viale Marconi. Le vittime venivano aggredite a calci e pugni o, in alcuni casi, colpite con bastoni o coltelli. In alcuni casi sono stati utilizzati piedi di porco e grosse pietre per spaccare vetri delle autovetture ferme ai semafori. I ragazzi si accontentavano di rapinare pochi spiccioli, qualche capo d’abbigliamento firmato o telefonini cellulari.
Gli agenti di polizia sono partiti da un episodio di danneggiamento di autovettura avvenuto nella zona della Magliana dove la vittima ha fatto una descrizione degli autori molto dettagliata. Si e’ quindi risaliti all’intero gruppo che nel corso delle azioni usava anche riprendersi con i telefonini cellulari. I piu’ violenti erano i piu’ piccoli che dovevano mostrare coraggio come una sorta di rito di iniziazione. (AGI) .