25 giugno – La cancelliera della Germania Angela Merkel ha ribadito che il Patto di stabilità e di (mancanza assoluta, ndr) di crescita, che stabilisce le regole sulla gestione dei conti pubblici nell’Unione europea, va bene così com’è: “Costituisce un quadro eccellente – ha detto intervenendo al Bundestag -: fissa regole chiare e offre una moltitudine di possibilità di flessibilità”.
Chiarimenti, inviati alla vigilia di un Consiglio europeo in cui sono attese discussioni proprio sul nodo rigore-crescita, sulla stessa lunghezza d’onda delle dichiarazioni giunte ieri dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che aveva affermato che allentare le regole e consentire l’accumulo di nuovi debito agli stati “sarebbe il peggior errore possibile”.
Un paio di giorni prima, invece, alcune dichiarazioni attribuite al portavoce della Merkel, Steffen Seibert erano state interpretate come una apertura verso più flessibilità nel Patto da buona parte della stampa italiana.
La nuova presa di posizione della cancelliera comunque sembra voler fissare dei paletti piuttosto rispetto alla linea più morbida, espressa nella stessa Germania, dal ministro dell’Economia, il social democratico Sigmar Gabriel. Di recente si è mostrato favorevole, in riferimento alla Francia, a concedere tempi più lunghi sul risanamento mentre si effettuano riforme strutturali.