Sardegna; area industriale Sarroch rischia di morire, 3400 lavoratori a rischio

Sarroch24 giugno – L’area industriale di Sarroch rischia di morire nel disinteresse della politica. A lanciare l’allarme sono le segreterie territoriali di Filcem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil. “Sono in atto due fenomeni preoccupanti all’interno dell’area industriale di Sarroch dove ogni giorno lavorano tremila e 400 persone tra diretti e ditte di appalto. Assistiamo ad un latente disimpegno da parte di Eni per quanto riguarda gli impianti di Versalis, con la assoluta mancanza di investimenti per altro annunciati anni fa”.

Così la nota dei confederali firmata da William Schirru, Marco Nappi e Tore Sini, che aggiungono: “Assistiamo inolltre ad una evidente distrazione della politica sarda che, priva di una politica industriale, rischia una sottovalutazione rispetto a quanto sta avvenendo in campo nazionale nel settore della raffinazione”. I sindacati chiedono la convocazione di un incontro urgente sia all’assessorato regionale all’Industria che all’Eni.

“Il solo confronto azienda sindacati non basta per evitare il totale disimpegno di Eni in Sardegna e la messa in discussione di una qualunque prospettiva di consolidamento e riconversione dell’intera area industriale di Sarroch – aggiungono Schirru, Nappi e Sini – serve un forte impegno da parte della politica. Questa situazione va affrontata nei giusti tempi e con le dovute sinergie tra i vari soggetti istituzionali e datoriali”. tiscali