SFRATTI: “tra il dire e il fare, c’è di mezzo il volere” – di Armando Manocchia

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23 giugno – I dati forniti dal Ministero dell’Interno sugli sfratti in Italia sono sconvolgenti. Dal 2008, inizio dell’olocausto economico, aumentano le sentenze di sfratto. Nel 2013, sono state 73.385. Negli ultimi 3 anni, le sentenze di sfratto hanno registrano unA media di oltre 70mila all’anno. Infatti, sono state 205.021. Mentre nei tre anni precedenti: 200-2009-2010 sono state circa 157.000.

Facendo un rapporto tra il 2003 e il 2013 si sono registrati il doppio del totale degli sfratti emessi e il triplo per la causale della morosità. Il dramma degli sfratti non è circoscritto alle grandi aree urbane e soprattutto, la causale della morosità non interessa solo le fasce meno abbienti.

All’emergenza sociale, nessun governo ha dato una risposta. Da Berlusconi a Monti, da Letta a Renzi. Solo con il governo Letta è stato approvato un decreto per istituire un fondo sociale per la morosità incolpevole, ma a distanza di 8/9 mesi è fermo nei gangli della burocrazia. Quella burocrazia che il governo incostituzionale Renzi aveva detto di combattere, ma che ora invece coltiva perché dare una risposta concreta ad oltre 700mila famiglie che hanno diritto a una casa popolare, non è come dirlo.

Ma come dico io; “tra il dire e il fare, c’è di mezzo il volere”

Armando Manocchia