22 giugno – Di pochi giorni fa l’indiscrezione sull’operazione-simpatia: Laura Boldrini in “ritiro” con Gad Lerner e un team con il quale riflettere su come migliorare la propria immagine. Una missione difficile, quasi impossibile vien da dire. Anche perché Lady Montecitorio ha un viziaccio: non tace mai, dice sempre la sua anche quando forse farebbe meglio a non dire nulla, e risponde colpo su colpo ad ogni critica, che come è normale per una persona del suo rango istituzionale può arrivare da più parti.
La lettera – Spesso a parlare per la Boldrini è il suo portavoce, Roberto Natale. E anche nell’occasione di cui vi diamo conto a scrivere per la presidentessa della Camera è proprio lui, Natale. Lo spunto lo offre un articolo di Piero Ostellino sul Corriere della Sera, in cui si parlava degli “incoraggiamenti ad un massiccio arrivo”, quelli della Boldrini nei confronti degli immigrati clandestini. Natale in una lunga lettera pubblicata sul Corsera si scaglia contro Ostellino, intimandogli di “documentarsi”, bollando la sua presa di posizione come frutto di “sprezzante supponenza”. E dunque una lunga filippica sui presunti meriti della Boldrini – pardon, “proposte concrete” – e un ultimo attacco: “Se prima di scrivere Ostellino si informasse, eviterebbe di usare toni insultanti e di dare dimostrazioni di incompetenza”.
La replica – E Ostellino che fa? Replica, certo che replica. Il punto è come replica. Poche righe, asciutte. Una metaforica bacchettata sulle mani a Laura Boldrini. Bacchettata durissima. “Temo che la presidenza della Camera abbia dato alla testa della signora Boldrini – scrive Ostellino -. Succede a tutti quelli che arrivano in un posto che temono di non aver meritato“. liberoquotidiano.it
la vedo dura visto il muso che mostra ad esempio nella foto, che è tutto un programma, poi con lerner che non è da meno come immagine “anti-patica” a sinistra come al centro ed a destra…
sarebbe sufficiente essere un poco dico poco più modesta e meno stizzosa e skizzinosa! sopratutto non così radical s-chic-chettona 🙁