Reppucci, procuratore Antonella Duchini: dire ‘la mamma si deve suicidare’ è discriminazione di genere

prefetto_reppucci22 giugno – Le dichiarazioni del prefetto Reppucci (“se una mamma non si accorge che suo figlio si droga e’ una mamma fallita e si deve solo suicidare”) hanno suscitato la dura reazione del procuratore della Repubblica facente funzioni, Antonella Duchini. “Questo Ufficio – scrive in una nota – si dissocia in maniera netta dalle affermazioni del Sig. Prefetto quando spera che i padri taglino le teste ai figli che assumono stupefacenti e quando sostiene che il cancro e’ li’ nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga e’ una mamma fallita e si deve solo suicidare. Affermazione quest’ultima che si connota altresi’ per una ingiustificata discriminazione di genere.

Le tematiche afferenti al consumo ed alla cessione di sostanze stupefacenti, che indubbiamente investono anche il nostro territorio, sono complesse e riguardano sia l’aspetto della repressione (proprio delle forze dell’ordine e della magistratura) che quello della prevenzione attraverso politiche sociali rivolte alle famiglie, che non devono sentirsi isolate ma piuttosto supportate e coinvolte”. D’accordo si e’ detto lo stesso Reppucci: “lei non dice niente di diverso da quello che ho detto io e cioe’ che bisogna lavorare con prevenzione e repressione. Ho rivisto il mio intervento e ho sempre detto lavoriamo insieme, facciamo una guerra insieme”.(AGI) .