22 GIU – A tre mesi dalla misteriosa scomparsa dell’aereo malese MH370 con 239 persone a bordo forse le indagini sono arrivate a una svolta: per la polizia il principale sospetto è il pilota.
Lo rivela oggi il britannico Sunday Times spiegando che determinanti sono stati i simulatori di volo ritrovati a casa del comandante Zaharie Shah con i quali si esercitava a volare lontano dalle rotte abituali verso l’Oceano indiano e ad atterrare su isole o piste di fortuna.
Il giorno dell’incidente il pilota Zaharie Shah, uno dei migliori della Malaysia airline, non era in servizio e si era infatti recato ad assistere al processo del leader politico del suo partito. Fu richiamato al lavoro e quello fu il suo ultimo volo.
tiscali