21 giugno -“Nelle riflessioni che riguardano i detenuti, si sottolinea spesso il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena. Questo aspetto della politica penitenziaria è certamente essenziale e l’attenzione in proposito deve rimanere sempre alta. Ma tale prospettiva non è ancora sufficiente, se non è accompagnata e completata da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società”.
E’ questo il messaggio che Papa Francesco ha rivolto ai detenuti, in occasione della sua visita al carcere di Castrovillari, in provincia di Cosenza.
“Quando questa finalità viene trascurata – ha proseguito il Pontefice -, l’esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l’individuo e per la società”.
Quindi Papa Francesco ha sottolineato come “un vero e pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano. In questo cammino entra anche l’incontro con Dio, la capacità di lasciarci guardare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e di perdonare i nostri errori. Il Signore è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale”.