Anziani Picchiati casa cura Vaprio d’Adda. Anziani malmenati: “Sta’ in piedi bastarda, mangia!”. Schiaffeggiati, dileggiati, offesi. Spesso venivano insultati con epiteti volgari. Questo emerge dalle intercettazioni ambientali. La struttura, privata e non convenzionata con la Regione Lombardia, costava alle famiglie degli anziani circa 2.500 euro al mese.
20 giu 2014 – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, a conclusione di articolate indagini svolte nei confronti degli operatori e degli amministratori di una casa di cura denominata Villa Clara, ubicata in Vaprio d’Adda (Mi), hanno notificato provvedimenti cautelari personali nei confronti di due operatrici e di due amministratori, accusati di maltrattamenti ed abbandono degli ospiti anziani della Casa di cura, nonche’ 15 rinvii a giudizio per il personale dipendente ed il consulente medico della medesima struttura.
In certi casi ”lasciavano gli ospiti chiusi in bagno per ore”. Altre volte facevano il contrario: ”li facevano attendere ore per accompagnarli in bagno”. Sono soltanto alcuni degli atti d’accusa che il gip di Milano, Luigi Gargiulo, mette nero su bianco a carico di Murgo Rosa e Lilia Guyda, le due operatrici del centro di ricovero per anziani ”Villa Clara” di Vaprio d’Adda finite oggi agli arresti domiciliari per maltrattamenti ”fisici e psicologici” agli ospiti.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice spiega come le due (insieme a Giorgia Barbera e Clara Patti, interdette dalla professione) si siano rese protagoniste di ”piu’ azioni esecutive del medesimo disegno criminoso”. In particolare ”abbandonavano piu’ persone incapaci di provvedere a se stesse e le sottoponevano a maltrattamenti fisici e psicologici, assoggettandole a penose condizioni di vita”. Segue una lista dettagliata dei maltrattamenti.
Tra l’altro, le operatrici di ‘Villa Clara’ ”somministravano farmaci scaduti e in assenza del piano terapeutico” alle persone ricoverate, ”abbandonavano gli ospiti, per tutto il giorno, in una sala comune senza la predisposizione di alcuna attivita’ ricreativa ovvero addirittura nelle rispettive stanze” al punto che un’anziana ricoverata nella struttura ”nel tentativo di alzarsi da sola dalla carrozzina, cadeva rovinosamente al suolo procurandosi una frattura alla gamba”. Non e’ tutto: ”lasciavano alcune ospiti vivere in ambienti sporchi, non cambiavano le lenzuola dei letti, lasciavano talvolta gli ospiti senza cena”. E in caso di lamentele, ”minacciavano gli ospiti di farli volare giu’ dalle scale della struttura”
Le attivita’, riferisce una nota delle Fiamme Gialle, avviate nel novembre 2012, sono state sviluppate dai militari della Tenenza Gorgonzola, attraverso la raccolta di elementi utili al fine di corroborare quanto si era appreso informativamente in riferimento ai possibili maltrattamenti perpetrati dagli operatori di Villa Clara. Una volta acquisiti sufficienti indizi, le Fiamme Gialle hanno informato la Procura della Repubblica di Milano delle notizie apprese chiedendo, nel contempo, l’autorizzazione a posizionare alcune micro camere all’interno di Villa Clara. I reati ipotizzati sono il maltrattamento e l’abbandono di persone sottoposte alla custodia, nonche’ la violazione dell’obbligo di referto da parte del medico.
E tutto questo a fronte di una retta – la struttura è privata e non convenzionata con la Regione Lombardia – che costava alle famiglie degli anziani circa 2.500 euro al mese.