Nordafricani mandano 60enne all’ospedale per rubargli la collanina

Torino – Aggressione in via Pavia, nordafricani rapinano e picchiano pensionato

anziano20 giugno – Aggredito per una collanina Paolo – il nome è di fantasia – si guarda intorno impaurito. Sul volto e sulle mani i segni dell’ennesima aggressione. Una mano fasciata per aver lottato contro due balordi, gli sfregi sul viso, nascosto un po’ per paura e un po’ per pudore, dovuti alla violenta colluttazione. Paolo, il 60enne protagonista di questa storia, non è nient’altro che l’ennesima vittima del degrado di Aurora. Aggredito da due nordafricani in via Pavia l’uomo è finito a terra, gambe all’aria. Nel tentativo di difendere la sua collanina d’oro si è preso calci e pugni.

I due ragazzi, due nordafricani secondo i racconti di un testimone, lo hanno aggredito alle e poi, forse presi dalla foga, lo hanno scaraventato sull’asfalto provocandogli numerose lesioni. I due, veloci come gazzelle, sono scappati nonostante il tentativo di rincorsa di un cittadino. Per Paolo si sono poi aperte le porte del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco. Trasportato dai familiari, con il volto coperto dal sangue, è stato curato dai medici che gli hanno fasciato la mano e medicato le numerose ferite.

“Le cicatrici andranno via ma la paura resterà – ricorda l’uomo -. Mi hanno portato via una collanina a cui tenevo tantissimo, l’avevo messa al collo 27 anni fa e da quel momento non ero mai più riuscito a separarmi da lei”. Un valore affettivo che economico. Certo non lo stesso pensiero dei due balordi che per portargli via il prezioso non si sono fatti alcuno scrupolo. “Li ho visti all’ultimo minuto – continua Paolo -. Sono stati velocissimi. Hanno afferrato la catenina e sono scappati dileguandosi in pochi secondi”.

La foto che documenta l’aggressione verrà utilizzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia della circoscrizione Sette Patrizia Alessi per presentare l’ennesima interpellanza. “Si fa presto a parlare – spiega Alessi -. Ma a conti fatti Aurora è diventato un quartiere troppo pericoloso dove gli scippi sono all’ordine del giorno. Non chiediamo la luna ma controlli e sicurezza per le nostre famiglie”.

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