20 giu. – Ci sarebbero oltre 450 combattenti britannici tra le milizie qaediste dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) che in questi giorni stanno avanzando nel nord dell’Iraq. Lo riferisce il capo dell’intelligence del governo regionale curdo, Lahore Talabani, secondo cui tale circostanza potrebbe aumentare il pericolo di attacchi in territorio britannico nel prossimo futuro. “Anche se dovesse sopravvivere solo il 10 per cento di queste persone, Abu Bakr al Baghdadi (l’emiro dell’Isis, ndr) potrebbe utilizzarle per attacchi nel Regno Unito”, ha detto Talabani.
Il capo dell’intelligence si e’ rivolto dunque ai paesi occidentali perche’ forniscano assistenza alle autorita’ irachene nella guerra contro l’Isis, in grado la scorsa settimana di porre sotto il proprio controllo ampie fette di territorio nelle province di Ninive e Salah al Din.
“Nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, gli effetti della crisi in Iraq saranno avvertiti anche in Europa”, ha ammonito Talabani. agi