18 giu. – L’esplosione del gasdotto ‘Urengoy-Uzhgorod-Pomary’ nella regione di Poltova, in Ucraina, dove passa il flusso di metano per l’Europa e’ stato causato da una bomba posta sotto un pilone di cemento armato. Lo ha reso noto il ministero dell’interno, a Kiev.
In precedenza Gazprom aveva avvertito del pericolo di incidenti lungo il sistema ucraino di trasporto del gas continueranno, perche’ non sono stati investiti abbastanza soldi nella sua manutenzione. “Il sistema di trasporto gas, sia nostro, che dell’Ucraina, e’ stato creato come un unico sistema di approvvigionamento”, ha spiegato il vice Ceo Gazprom, Vitaly Markelov alla stampa, “noi abbiano investito mezzi significativi nella ristrutturazione, cosa che non si puo’ dire degli ucraini”
. “I tubi invecchiano e di conseguenza avvengono incidenti” ha aggiunto. Il colosso energetico russo Gazprom assicura comunque che i flussi di gas verso l’Europa, via Ucraina, sono stabili, dopo un’esplosione al gasdotto ucraino e dopo che Mosca ha interrotto le sue forniture a Kiev. Ieri la Russia ha introdotto un regime di pagamenti anticipati all’Ucraina e ha ha avvertito di “possibili interruzioni” all’Europa, qualora Kiev “spilli” del metano dal flusso in transito verso Paesi terzi. agi