Roma, nomadi alla facoltà d’ingegneria: bagni devastati, furti e violenze

nomadi13 giugno – Le denunce degli studenti non lasciano spazio a dubbi: parlano di «invasione» quotidiana, con i nomadi che entrano ogni mattina in facoltà per usare i bagni per lavarsi o radersi, lasciandoli in condizioni igieniche pessime, oltre a riempire e portare via su carrelli o passeggini taniche colme d’acqua.

«Qualche settimana fa in tre o quattro hanno rotto il naso con un pugno a un ragazzo che si rifiutava di consegnare il cellulare», racconta uno studente del primo anno. E aggiunge Giovanni Mosiello, rappresentante degli studenti e laureando: «Nessuno interviene, ci sentiamo impotenti davanti a tanto degrado. Ultimamente la situazione è degenerata andando ben oltre la soglia di sopportazione degli studenti che, tengo a precisare, pagano delle tasse per avere un ambiente di studio sicuro e decoroso.

Conferma almeno in parte le lamentele degli studenti il direttore del Dipartimento di ingegneria della facoltà, Paolo Atzeni: «I ragazzi hanno ragione, ma io posso fare poco – commenta – Anche perchè non si tratta di un problema che riguarda soltanto Ingegneria o l’ateneo di Roma Tre, ma riguarda l’intera area e tutta la città. E’ una realtà complessa che va affrontata da chi amministra Roma».

Fonte corriere

One thought on “Roma, nomadi alla facoltà d’ingegneria: bagni devastati, furti e violenze

  1. Mettere davanti al cancello o portone quello che è degli agenti? Non è poi così tanto complicato!!!
    Siete ingegneri..ingegnatevi!!!

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