In Italia una nuova invenzione politica: l’“Italia Unica” di Passera

Domani 14 giugno verrà presentato un nuovo progetto politico, “Italia Unica”.

Spontanea la domanda di manzoniana memoria “Carneade! Chi era costui?” ?. Dubbio chiarito dalle agenzie di stampa: il promotore dell’iniziativa sarà il dott. Corrado Passera, ex Ministro del Governo Monti.

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Non un “carneade” qualsiasi, quindi, ma una ben collocata figura nel mondo dell’economia ed imprenditoriale, un ex Ministro, che si accinge, insieme ad altri banchieri ed imprenditori, a proporre una nuova realtà politica.

Un partito che – per quanto fino ad ora noto – dovrebbe impegnarsi per mobilitare miliardi di Euro per rilanciare l’economia. Una vecchia idea del suo fondatore, che fin dal 2011 ipotizzò un piano a favore delle finanze italiane, che poteva rappresentare una possibile linea guida del Governo Monti Uno studio che, però, rimase tale in quanto le “consistenti risorse finanziarie” necessarie appartenevano una realtà virtuale basata su una finanza creativa piuttosto che concreta.

Un nuovo leader, quindi, si affaccia sulla scena politica italiana con una lunga storia professionale caratterizzata, come tutti gli eventi della vita, da successi e da zone d’ombra.

Il dott. Passera è stato AD delle Poste Italiane traghettandole verso la costituzione di Banco Posta con un piano d’impresa penalizzante per i dipendenti. Prevedeva, infatti, fra l’altro il taglio di oltre 20.000 posti di lavoro considerati in esubero. 9 mila dipendenti da licenziare per accelerare i tempi del piano di ristrutturazione programmato. Parte di costoro furono avviati al prepensionamento con un probabile aggravio delle casse INPS.

Successivamente nel 2002 il dott. Passerà passa a Banca Intesa – San Paolo come AD, carica che lascerà al momento della nomina a Ministro, dopo aver percepito 3,54 milioni di euro (inclusi 379mila euro di ferie non godute) e 1,5 come trattamento di fine rapporto.

Ed ancora manager con un ruolo dominante nell’operazione per il “salvataggio di Alitalia” del 2008, quando avviò un piano industriale che, però, nel tempo ha evidenziato scarsa efficacia. L’operazione, infatti, in quel momento strappò il vettore italiano ad Air France, ma non ha determinato un riassetto stabile della compagnia di Bandiera italiana, costretta, ora, a doversi associare con la Ethiad di Abu Dabi cedendo il 49% del capitale e procedere ad un’altra revisione del piano industriale con un esubero di 2200 persone.

Oltre a queste importati tappe professionali del dott. Passera, recentemente sono state rese note notizie che riguardano il nuovo leader politico e che ad oggi, per quanto noto, non sono state smentite. Il quotidiano La Stampa il 19 gennaio 2014 ci inforna che la Procura di Trani ha aperto un’indagine per fatti che vanno dal 2004 al 2008 che vede indagati Passera e Bazoli per truffa, insieme ad altre 13 persone .

Un accertamento dei fatti che ha lo scopo di accertare la sussistenza di atti che coinvolgono Giovanni Bazoli, Presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e l’ex Ad della banca Corrado Passera nella gestione di una serie di strumenti finanziari collocati sul mercato da Banca Intesa. Lo scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” specificando che ai due ed alle altre 13 persone coinvolte, il pm Michele Ruggiero ha già inviato l’avviso di conclusione delle indagini.

Una notizia ripresa sotto la stessa data anche dal quotidiano Libero, ritornando sulle pagine dei media, sempre senza traccia di smentita.
Qualcosa lasciato cadere nell’oblio dopo l’annuncio del 19 gennaio e che non risulta essere stato mai chiarito dagli interessati o approfondimento dai media. Tantomeno non siamo stai informati di smentite almeno fino al 21 maggio quando invece la Reuters alle 09,44 ha riferito di nuove contestazioni giuridiche “Derivati swap, nuova contestazione per truffa aggravata a Bazoli, Passera e altri 13.
Notizie lasciate cadere nel nulla, che, bensì, sarebbe auspicabile che fossero chiarite da chi coinvolto nell’indagine si accinge a cavalcare la scena politica e richiedere consensi ai cittadini.

Un ex Ministro fermo sostenitore, anche, della lotta all’evasione fiscale come ebbe a dire il 2 aprile 2012 a Cernobio : “Certamente non può essere più considerato furbizia non pagare le tasse…… Non deve essere tollerabile……….”, dimenticando, però, se la memoria non inganna, di specificare che nel dicembre 2011 Banca Intesa San Paolo, di cui era AD, aveva patteggiato con l’Agenzia delle Entrate 270 milioni di Euro a conclusione di un contenzioso fiscale che risaliva ad anni addietro. (2004-2007).

Infine, il dott. Passera da Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Monti, durante il suo mandato oltre alle normali iniziative connesse alle sue funzioni istituzionali, risulterebbe che abbia avuto un ruolo sicuramente non secondario quando fu deciso il 22 marzo 2013 di restituire all’India i due Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, come chiarisce in un’intervista l’Ambasciatore Terzi ex Ministro degli Affari Esteri.

Si auspica quindi che domani 14 giugno il dott. Passera parlandoci di “Italia Unica” in coincidenza della manifestazione che si terrà a Roma coinvolgendo cittadini che intendono esprimere la solidarietà ai due Marò, fornisca chiarimenti su quanto sta avvenendo a Trani, su quanto avvenuto per quanto a lui noto nella vicenda dei due Marò ed ogni altra notizia che lo aiuti a chiarire in maniera trasparente la sua posizione di futuro leader politico.

Spiegazioni oggi come mai dovute ad una popolazione che ha raggiunto livelli di disoccupazione giovanile da Terzo Mondo e dove il numero di indigenti cresce giorno dopo giorno .

Fernando Termentini 13 giugno 2014