12 giugno – I miliziani qaedisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) sono arrivati a 90 chilometri da Baghdad e con la loro avanzata minacciano l’integrita’ territoriale irachena, mentre i curdi iracheni con i loro guerrieri Peshmerga hanno preso il controllo di Kirkuk.
Negli scontri avvenuti nella ricca citta’ petrolifera nel nord del Paese, da cui le forze governative erano fuggite di fronte ai ribelli sunniti, e’ rimasto ucciso un fotografo.
Intanto il presidente Barack Obama ha avvertito che gli Usa sono “pronti ad azioni militari quando sono minacciati gli interessi della sicurezza nazionale” del Paese. “Guardiamo a tutte le opzioni”, ha avvertito il capo della Casa Bianca, annunciando che “ci saranno a breve termine azioni militari da fare necessariamente”, perche’ gli Usa “hanno interesse che i jihadisti non guadagnino terreno in Iraq”. Il Paese, ha ammesso Obama, “avra’ bisogno di ulteriore assistenza americana e della comunita’ internazionale”.
Washington sta valutando se utilizzare i droni per attaccare i miliziani come fatto nello Yemen contro Al Qaeda nella penisola arabica. Una richiesta in questo senso, ha rivelato il Wall Street Journal, era arrivata da Maliki gia’ un mese fa in via riservata agli Usa di prendere in considerazione l’invio di droni contro i qaedisti. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha esortato la comunita’ internazionale ad agire urgentemente.
I guerriglieri islamisti hanno lanciato un appello a tutti i loro sostenitori sunniti a unirsi alla marcia verso la capitale. “Continuate ad avanzare, la battaglia arrivera’ presto a Baghdad e Kerbala, indossate le cinture e siate pronti”, ha dichiarato in un messaggio audio, il portavoce dell’Isis, Mohammed al-Adnani. Il gruppo estremista jihadista dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) ha rivendicato una serie di attacchi che hanno ucciso decine di persone a Baghdad e ha annunciato una nuova campagna di terrore. Mercoledi’ sono stati condotti attacchi nella capitale, tra cui tre bombe che hanno ucciso almeno 30 persone, si legge in un post su twitter in cui si annuncia una nuova campagna di attacchi, denominata “La Marcia”, senza fornire ulteriori dettagli.
In altri due attacchi, un kamikaze si e’ fatto esplodere in una riunione di capi tribali uccidendo 15 persone e un’autobomba ha causato 13 morti. L’aviazione ha bombardato con i caccia Mosul, Tikrit e altre zone occupate dai qaedisti. A Tikrit, la citta’ natale di Saddam Hussein, sono stati bombardati proprio i palazzi appartenuti all’ex dittatore, occupati dai jihadisti. A Baghdad, il Parlamento allo sbando e in cui i partiti sunniti osteggiano il premier sciita, Nuri al-Maliki, non e’ riuscito votare sulla proclamazione dello stato d’emergenza richiesta dal governo, per mancanza del quorum.
L’Iran, da parte sua, ha promesso che aiutera’ l’Iraq a combattere il “terrorismo” e l’offensiva “selvaggia” dei miliziani qaedisti. Il presidente Hassan Rohani, non ha precisato pero’ quale tipo di sostegno militare sara’ fornito al governo iracheno, a cui e’ unito dalla comune matrice religiosa sciita.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si e’ riunito a porte chiuse. La seduta e’ cominciata con un collegamento video con l’inviato speciale dell’Onu a Baghdad Nickolay Mladenov. Le tensioni hanno determinato un balzo del prezzo del petrolio, con il Brent che ha toccato quota 112,40 dollari al barile, livello massimo dell’anno. Anche il Wti sale di oltre l’1,6% a 106 dollari al barile dopo aver toccato quota 106,53 dollari, livello massimo dal 19 settembre.(AGI) .
Intervenire in che senso ? Ad aiutare le milizie islamiste ?Non ci sarebbe da meravigliarsi, non sarebbe contro i suoi “principi” !