12 giu 2014 – Circa 500.000 persone, di cui circa la meta’ bambini, sono stati costretti a fuggire dalle loro case a cuasa delle violenze scoppiate lo scorso 5 giugno nella citta’ irachena di Mosul e, come affermano le autorita’, le violenze stanno aumentando.
”La situazione che i bambini devono affrontare e’ estremamente allarmante. Le loro vite sono state distrutte da un giorno all’altro da un’escalation di violenze”, ha dichiarato Marzio Babille, Rappresentante UNICEF in Iraq. Migliaia di bambini hanno trovato rifugio in scuole, ospedali e moschee fuori Mosul; molti di loro non hanno acqua, adeguati servizi igienici o ripari dal caldo torrido.
L’UNICEF ha ricevuto segnalazioni che all’interno di Mosul, la seconda citta’ dell’Iraq, nessuno dei cinque ospedali funzioni; negozi e mercati sono chiusi. ”La situazione e’ terribile e puo’ peggiorare in ogni momento”, ha detto Babille. ”Dobbiamo raggiungere i bambini con acqua potabile, ripari, cibo e protezione – non possono aspettare”.