9 giu – Alla Camera dei Deputati si lavora sulle pari opportunità a 360 gradi. Tra i privilegi sessisti del Parlamento c’era anche quello dei professionisti del capello, presenti da anni solo in qualità di barbieri, quindi ad uso esclusivo degli uomini. Ma l’aumento delle quote rosa tra i deputati (circa il 30%) ha inevitabilmente aperto le porte a esigenze prettamente femminili, quali il parrucchiere.
Ora, grazie a Laura Boldrini, le deputate potranno farsi piega e shampoo in tutta serenità tra una consulta e l’altra, un’acconciatura prima di uscire dall’ufficio o un colore anti ricrescita in pausa pranzo. “Perché dobbiamo uscire dal Palazzo per una piega quando i deputati possono farsi in qualsiasi momento barba e capelli?” lamentavano le deputate costrette a saltare votazioni, dibattiti o sedute in Commissione. La Boldrini ha preso immediatamente a cuore il«problema» e ha rimediato all’imperdonabile mancanza di Montecitorio
I sette barbieri di Montecitorio già prima si prestavano a tagliare i capelli ad alcune deputate che pagavano prezzi di gran lunga più bassi di quelli di un normale parrucchiere per signora. «Era arrivato il momento di fare una distinzione tra il servizio di barbiere e quello di parrucchiere introducendo un listino ad hoc per le parlamentari – spiega la segreteria della presidenza della Camera- i prezzi sono quelli di mercato ». Ed ecco trovato il risparmio.
In altre parole, al servizio di barbiere interno alla Camera verrà affiancato quello di parrucchiere per signora: lo stabilisce una recente delibera del Collegio dei Questori. La Boldrini, finalmente, non dovrà più sentirsi ripetere domande come “dobbiamo uscire dal Palazzo per una piega quando i deputati possono farsi in qualsiasi momento barba e capelli?”: da oggi il servizio è esteso anche alle donne.
Ecco a cosa pensano… a farsi la messa in piega…
Maledette spocchiose!!!