Oggi 9 giugno, altre 2140 persone, si aggiungono alle 1251 sbarcate ieri. Nella notte sono arrivati altri 101 persone. Ai 554 che sono ancora su una nave, si aggiungono altri 186 su un altra.1300 sono in corso di trasbordo da una nave all’altra e 529 migranti sono stati scaricati da un mercantile panamense.
Da inizio anno sono oltre 50mila le persone arrivate in Italia. Il costo economico (parziale) è di 100 milioni all’anno – 9,5 milioni al mese, 300mila euro al giorno. Agli oltre 900 marinai impegnati vanno aggiunti gli uomini di Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia, cinque navi e 2 elicotteri costantemente in mare davanti alle acque libiche, motovedette schierate a Lampedusa e nei porti siciliani, aerei per il monitoraggio e la rilevazione radar. Il costo sociale, se mai riusciranno, lo calcoleranno i nostri figli e nipoti.
Il 90% dei barconi partono dalla Libia. Le nazionalità più rappresentate dei migranti sono eritrea (14mila), siriana (6.700) e maliana (4.300). Nelle nostre strutture di accoglienza, tra centri ufficiali, strutture temporanee e rete Sprar (sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) ci sono oltre 32mila persone.
La fine di questo fenomeno è legato soltanto nel FERMARE il BUSINESS delle organizzazioni criminali e umanitarie. Si può FERMARE questo crimine contro l’umanità, solo cambiando verso, come dice il parolaio fiorentino e cioè, eliminando i Cie in Italia e costruendoli nei luoghi di partenza. Fare, adattare, costruire dei CIE, Centri di Immigrazione Emigranti ( e non di espulsione), nei luoghi di partenza per identificare i profughi, i malati e i migranti.
I CIE, devono acquisire più informazioni possibili sul migrante: dal Paese che vuole raggiungere, agli studi conseguiti, al lavoro svolto o che vuole svolgere. Il CIE deve soprattutto ospitare un centro medico avanzato nel quale, attraverso i controlli medici, si possa verificare se il migrante è portatore sano di malattie trasmissibili e in quel caso, si possa procedere alla profilassi e cura. Una volta identificati, i migranti potranno ricevere un permesso di soggiorno di 3 mesi per il Paese prescelto e un ticket per salire gratuitamente su Traghetti o Grandi Navi Veloci messi a disposizioni dalla Ue, che collegano il porto di partenza al porto di arrivo. Se dopo 3 mesi di permanenza nel Paese sognato, non avranno trovato un lavoro, devono rimpatriare volontariamente o in maniera coatta.
Nel caso in cui l’immigrato si sia reso responsabile di reati, deve essere giudicato per direttissima e se condannato, deve essere rimpatriato per scontare la pena nelle carceri del Paese d’origine. Questa operazione è troppo semplice per essere accolta, non produce fatturato, no fa business, perché consente innanzitutto di eliminare la criminalità organizzata che ora guadagna milioni di euro al giorno e di cui qualcuno è complice. Consente di ottimizzare quelle risorse umane ed economiche che oggi sono messe a disposizione di Mare Nostrum senza ottenere alcun beneficio per nessuno delle parti in causa, ma che a qualcuno evidentemente fa comodo. Consente di non riempire più le carceri di immigrati che delinquono, e anche questo a qualcuno non piace. A questa operazione criminale siamo noi CITTADINI che di dobbiamo ribellare!
Armando Manocchia
Condivido e aggiungerei che fra non molto saremo noi a fuggire ma sicuramente nessuna nazione ci accoglierà visti i precedenti che sono successi e che succederanno, qui cominciamo a dire si salvi chi può.
i nostri politici blaterano solo parole sono dei quaquaraqua parlano parlano e non fanno un cazzo a loro fa comodo che arrivino tutta questa gentaglia cosi per loro domani e un serbatoio di voti perche penso che gli italiani sono intelligenti ( ma ci credo poco ) non dovrebbero piu votarli perche sino ad ora non per noi non hanno fatto niente solo i loro interessi
Manifestazioni di massa davanti al Quirinale, tutti i santi giorni, vediamo cosa carica la polizia!
hai ragione pero guarda cosa e successo con i forconi niente si sono uccise un sacco di persone e lo stato cosa fa un cacchio
Sono favorevole a queste proposte. I CIE all’estero però, chi li paga ? Noi ? E che siamo, il portafoglio del mondo ?
Le spese vanno condivise da tutto il mondo, perché questa è una questione ONU.
Le disgrazie che costringono la gente a migrare NON le abbiamo causate noi…perché dovremmo pagare solo noi ? Che colpa avremmo ?
L’ONU si prenda la sua responsabilità, e sganci i soldini.
La UE faccia il suo dovere, perché l’immigrazione NON è un problema italiano, ma mondiale, e in seconda istanza europeo.
Vedo che certi organismi si fanno sentire, e fanno la voce grossa, solo quando si tratta di tirare le orecchie (a torto o a ragione), ma fanno finta di niente quando toccherebbe a loro far qualcosa, e ci lasciano soli, coem se noi fossimo deputati a risolvere tutti i problemi del mondo (che non abbiamo causato noi).
Importanti sono i provvedimenti suggeriti in questo articolo (controllo sanitario lì, eventuale detenzione lì – e non nei carceri italiani -, espulsione dei criminali – ci bastano quelli nostri – )
Secondo me.
l’avevo detto ,andiamoli a prendere a casa loro che costa di meno, … ribellarsi si’ ma come?ha ragione Ornella,
siamo in europa? bene!dere le ingenti spese e gli immigrati per tutti i paesi dell’unione. altrimenti da domani niente più mare nostrum! possibile che non ci sia uno che sia uno che vada dove deve andare a sbattere i pungi sul tavolo?
D’accordissimo, ma non si può fare una rivoluzione con le armi in pugno, la violenza porta violenza! Qual’è il modo legale per fermare ‘Mare Nostrum’? Un referendum? Non verrebbe preso in considerazione come è successo per gli altri…manifestare? Appena si riscaldano gli animi…la polizia carica! Presentare denuncia agli organi competenti? Aspettando l’iter burocratico, ci ritroviamo in Italia tutto il continente africano…e dovremo difenderci sulla porta di casa…come in alcuni posti succede già…dai Rom o altri dell’Est…come se non fossero bastati i delinquenti italiani!