Milano, casette ai rom con mobili, parquet e giardinetto. Ma ai Rom non piacciono

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5 giu – I tecnici che da giorni lavorano all’allestimento dei prefabbricati in via Martirano lo ripetono con orgoglio: «Questo è il più bel campo d’Italia, forse d’Europa».

Le “casette”, come le chiamano all’assessorato comunale alla Coesione sociale, sono quasi pronte. In ognuno dei prefabbricati c’è il bagno con doccia, il salotto con cucina a incasso, e i comodini in entrambe le stanze da letto, una pensata per i genitori e l’altra per i bimbi. In alcune strutture sono già state trasportate anche le reti dei letti e in tutte i pavimenti sono stati rivestiti con linoleum “effetto parquet”. Ciascuna casetta ha di fronte un piccolo giardino privato, delimitato da una rete. Sul cancello esterno di ogni abitazione è scritto a pennarello il nome della famiglia che dovrà viverci.

Complessivamente, i rom che andranno ad abitare nel nuovo villaggio sono poco meno di un centinaio.

I rom che presto dovranno entrare nelle venti “unità abitative” messe loro a disposizione dal Comune di Milano non sono contenti della sistemazione: «Ci chiedono 90 euro al mese per vivere in baracche – lamenta un ragazzo, al volante del suo camper – Preferisco costruirmi una casa e abitarci gratis, piuttosto che finire in una scatola come quelle, dove i miei figli non hanno spazio per giocare».

Il costo di ciascuna delle 20 casette è di circa 19mila euro, compresi gli impianti, l’allacciamento alla rete idrica e a quella elettrica. All’assessorato comunale alle Politiche sociali precisano che «tutto il villaggio è finanziato esclusivamente con i fondi del decreto Maroni, vincolati alla realizzazione del Piano rom e con fondi di un progetto europeo anch’esso mirato all’inclusione sociale dei rom». E in ogni caso, «non si tratta in alcun modo di soldi del Comune». repubblica.it

 

3 thoughts on “Milano, casette ai rom con mobili, parquet e giardinetto. Ma ai Rom non piacciono

  1. Cosa vuol dire integrazione? I rom per definizione non vogliono integrarsi. Non ne vogliono sapere. Disprezzano il nostro modo di vivere.

  2. cazzate, quei fondi erano destinati al rimpatrio degli zingari, non alla costruzione di casette di lusso e al loro mantenimento

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