Padoan: in Italia manovre da 67 mld di euro in 3 anni

padoan4 giu – La finanza pubblica “rimane al centro dell’attenzione del governo: l’Italia ha fatto e continua a fare i compiti a casa”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo alla presentazione del rapporto 2014 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica. In tre anni, ha sottolineato Padoan, “tra il 2011 e il 2013 ammonta a 67 miliardi il valore delle manovre” messe in campo dai governi che equivale a “4,3 punti di Pil”.

Corte dei Conti – Il bonus Irpef è uno strumento “surrogato”, serve una riforma fiscale “equa e strutturale di riduzione e di redistribuzione dell’onere tributario“. Lo sottolinea la Corte dei Conti che nel rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica, ricorda che la pressione fiscale è stata pari al 43,8 per cento del Pil.

Secondo la magistratura contabile, in pratica, non servono scorciatoie ma è necessario un’azione più globale sull’Irpef e sul sistema fiscale nel suo complesso.

er la Corte dei Conti, nel sistema tributario italiano c’è “un livello di prelievo eccessivo” e un “contenimento della spesa è la strada obbligata per ridurre il peso della tassazione sull’economia”.

“Alla fine del 2013, ricorda la magistratura contabile, la pressione fiscale era pari al 43,8% del Pil quasi tre punti oltre il livello del 2000 e quasi quattro rispetto al valore medio degli altri Ventisei Paesi Ue”. Ancora più significativo risulta il divario fra Italia ed Europa con riferimento alla distribuzione del prelievo complessivo. “L’eccesso di prelievo gravante sul fattore lavoro – rileva la Corte – trova conferma nei dati dell’Ocse, che evidenziano un cuneo fiscali pari al 47,8% in Italia rispetto a una media Ue a Ventuno Paesi del 42%”.

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