3 giu – Serve a calmierare stomaci inferociti – l’analisi del voto, dico. Nella rappresentazione da strapaese delle elezioni politiche c’è pure il codicillo delle analisi e del redde rationem degli sconfitti. L’hanno presa come fosse una disputa locale e continuano.
Renzi ha vinto, ok. E subito da bravo paggetto è volato a Bruxelles con i suoi slogans con la ci aspirata: madamalamerkel l’ha guardato come un pupazzotto divertente, e lo ha gelato con un bel “matador”, cioè il quarto incornaturo dopo i tre incornati della settimana scorsa. Si è capito pure che l’arrivo degli adottati congolesi è stato preparato ad arte perchè giungesse dopo il trionfo, commozione e maestrina boschi compresa, che fa libro cuore versione un po’ hard, solo se la vedi. Il messaggio che doveva passare è: “siamo forti, bravi e belli pure in politica estera”. Solo che per i Maro’ non c’è aereo, non c’è lacrimuccia, non c’è maestrina.
Dal silenzio dei media, che si giuggiolano con il divorzio breve (a che serve se non ci sono i soldi per sposarsi?) si evince che in quel di Bruxelles gli entusiasmi si sono illico ammosciati – non c’era la Boschi, e la biondazzateutonica non per nulla fu definita come fu definita (c’è posteriore e posteriore) – e del 40% del nostro ragazzotto lassù se ne impipano alla grande da destra e da sinistra. “Compitinen, compitinenen, e senno’ faccia al muren”. Si prepara, in barba ai proclami, il grande cetriolen con destra e sinistra. Per noi tutti ortolani doloranti, preparazione acca (non è pubblicità occulta,solo prevenzione).
Il Cav poi, sarà ricordato come il più grande masochista della storia. Mumble mumble, si arrovella con il suo direttorio sulla ragioni della sconfitta, ma benedetto ragazzo! Uno che si è fatto incitrulare a dovere – generando incitrulamento collettivo – come fa poi a dire in campagna elettorale che dopo starà anema e core con l’incitrulatrice? Quest’Europa non gli piace, gli piace un pochino, un tantinello, una ‘nticchia, oppure assai se farà votare i suoi per Junker? Gli elettori del centro destra se lo saranno ben chiesto consultando la scheda. A loro (e quindi a me medesima) va tutta la nostra ammirazione per aver sopportato pazientemente l’appellativo di “moderati”: devono essere davvero moderati da se stessi se con tutto quello che sopportano non danno in escandescenze. È proprio vero, ci sono corsi e ricorsi storici. Oggi potremmo dire all’Amor Nostro l’inverso di ciò che un tempo si chiedeva a D’Alema: “dicci qualcosa di destra”.
Quest’Europa è l’esatto contrario dello stato liberale che noi sognavamo. Una piovra tentacolare che ficca il naso in ogni aspetto della nostra vita, che ci soffoca con le più stravaganti pretese, che ci sanziona su ogni vizietto, gusto, modo di pensare, che ci tassa l’aria e ci impedisce di fare alcunchè, che a chiacchiere si dice pacifista e per sete di potere accende focolai mortiferi dove può. Che sia Schulz o Juncker la minestra non cambia, sempre rancida è. Perchè piegarsi tutti in modo uniforme e senza reagire alla prepotenza di trattati idioti, pieni di parametri obsoleti e di postulati astrusi? I trattati si stracciano, ci vuole solo coraggio.
Alla prova dei fatti solo Salvini onora i suoi elettori. Il tanto rivoluzionario Grillo se ne va a Bruxelles e fa alleanza con Farage, cretino inglese, mentre se si è davvero contro questo genere di europaccia occorrerebbe confluire di corsa nel gruppo degli euroscettici con Marine Le Pen.
Nessuno ha rilevato (giornaloni in primis, per carità!) che il voto di domenica ha rotto l’asse portante del comando Bruxellese: quello franco-tedesco. Con Hollande ridotto a un lombrico in motoretta – che si fa pure sequestrare per gioco i consiglieri dagli agricoltori inferociti – la sederona non può organizzare granchè. Il boccino, se avessimo bocce solide altrove, potremmo averlo in mano noi, caro Cav, sedendosi con Marine, dettando imperativamente le condizioni e arrivederci. Questo vorrebbe il popolo. Il resto è fuffa, le percentuali, le vittorie le sconfitte, le preferenze i fitto le picierno, zii di casaleggio, maalox ed eserciti vari. Il consenso non è più confessionale: cammello, voto. Non è ancora chiaro a nessuno: sondaggiate pure, sondaggiate, non avete capito un bel piffero. Lo spettacolo è pure esilarante, ma poi che si mangia? Congressi? Plastici di Bruno Vespa? Metùp? Trippa o morte. E vale per tutti.
Angela Piscitelli
Zona di frontiera, 31 maggio 2014
FALLIMENTO “UE” : “COMPLOTTISMO CRIMINALE”
O CRIMINALE INCOMPETENZA?
Il tragicomico e vergognoso fallimento politico ed economico della attuale “ue” si stende come un desolato campo di rovine innanzi alla platea mondiale.
Le cronache lo evidenziano quasi ogni giorno; gli esperti di varie discipline lo commentano; gli storici ( e anche i Tribunali, mi auguro ) lo giudicheranno, o meglio ne cercheranno e giudicheranno i responsabili.
Anche un privato cittadino, libera forza pensante naturale ancorché esile, ha il diritto di chiedersi e domandare le ragioni di questo gravissimo e insieme squallido esito ( tanto più deludente e indisponente quanto più pressanti furono -e ancora scriteriatamente, spudoratamente sono- le sollecitazioni di varie Pubbliche Autorità a insistere nel percorrere la strada della “unione” di Paesi tanto differenti ).
Lo scorso Novembre 2013 in una intervista al TGCOM24 la presidente della Camera, Laura Boldrini affermò con apodittica sicumera, con insolente, dogmatica certezza che gli euroscettici perdono di vista i valori e il sogno dell’Europa unita ( sì, disse proprio “il sogno” = quindi secondo colei la vita di milioni di persone deve dipendere da un “sogno”: quale sinistra prospettiva! ) nonché i vantaggi offerti dalla “unificazione europea” ( e quali sarebbero? ). Quella donna, indegna e fellona rappresentante dell’Italia, merita solo disprezzo.
Alcuni sostengono che la situazione sia stata tempestivamente e perfidamente premeditata, poi vittoriosamente condotta da torbide organizzazioni a-nazionali formate da individui pressoché sconosciuti alle cittadinanze e totalmente privi di legittimazione democratica e giuridica. Quindi da interdire e punire. Sono le tesi “complottiste”. Ma … .
Ma … chi ha concepito un “parlamento” che non emana le leggi, una “commissione” riferita a un “luogo geografico”, una “costituzione” formata da 252 articoli + 17 protocolli + 31 dichiarazioni di prolissità scoraggiante, chi ha stabilito fosse il micidiale 3% il limite di superamento “DEFICIT” / “PIL” -già anni prima empiricamente inventato da un oscuro e principiante burocrate francese-, chi ha fatto erigere un monumento a una “moneta” ( ! ) … mi sa che sia più un somaro saccente, anziché un bieco cospirazionista.
In nessuna faccenda umana una parte in campo VINCE SEMPRE e l’altra PERDE SEMPRE.
E nessun “potere” di ambito umano dura in eterno. Va bé = mi aspetto la obiezione: NON OCCORRE CHE UN POTERE CHE MI SOVRASTA E ANGARIA DURI IN “ETERNO”, basta che duri per i prossimi venticinque anni e IO sono servito. Anche questo è vero, purtroppo.
Non intendo proporre una “speranza”. (Notoriamente, si vive sperando e si crepa … = compiendo una nota e prosaica operazione fisiologica.) E chi non la fa, aspetta … . Nossignori.
Intendo osservare che forse -o probabilmente- queste vicende che ci colpiscono sono anche conseguenza di goffi ( non necessariamente animati dalla malvagità ) tentativi estemporanei, di sviluppi abbandonati al caso. Di fronte ad un mondo vasto e complicato, la teoria del complotto è una scappatoia (pseudo)-logica per dare un senso al divenire storico, fornendo uno schema ermeneutico semplice per avvenimenti imprevedibili e non di rado spaventosi. E chi vince “sempre” (o quasi “sempre”) prima o poi viene traviato da una sorta di delirio di onnipotenza, e finisce per commettere qualche mortale errore.
E se, come osservano taluni, quel “piano” è in corso di attuazione dagli anni settanta -per non dire da prima ancora- (e fino ad ora avrebbe funzionato praticamente alla perfezione … -complimenti …!-) ebbene … qualcosa andrà storto anche a “loro”. E sarà forse qualcosa che manderà tutto quel “piano” a “monte”.
A osservare bensì alcune attività delle varie componenti operative appartenenti alla “ue” o ad essa ispirate, pare piuttosto di scorgere una serie di incompetenze specifiche per le quali, visti i personaggi coinvolti, non è fuori luogo definire criminali i protagonisti. Dei buoni a nulla capaci di tutto.
Incompetenze che se fossero manifestate in ambito di rapporti tra entità private porterebbero ben presto a interdire giuridicamente e anche fisicamente gli operatori responsabili, infliggendo a loro carico le conseguenze applicabili secondo i Codici Civile e Penale. In queste circostanze il “caso fortuito” non è invocabile a loro giustificazione. E se non v’è “DOLO” per lo meno sussiste la “COLPA”.
Ad esempio: la pletora di norme grottesche promulgate su argomenti futili, la burocrazia immane e gli sprechi enormi di risorse, il fallimento della gestione dell’immigrazione dai Paesi esterni alla “ue”, la ”politica estera” ( di CHI? Quale sarebbe il soggetto? ) affidata anzi abbandonata a una “alta rappresentante” amorfa e sconclusionata… proprio come quelli che la hanno scelta.
Complottismo o incompetenza : nell’un caso e nell’altro almeno un aspetto, un elemento motivante è riconoscibile = il peso spesso fuorviante delle passioni. Passioni politiche scellerate. Passioni di potere e di ricchezze. Passioni utopistiche e smisurate di dominio e di disprezzo verso i normali Cittadini. E quando si percorrono le strade della passione, i più ciechi “guidano” il cammino, o meglio la corsa. E andare a schiantarsi da qualche parte è la inevitabile conclusione. Con le ovvie conseguenze generali.
Fermiamo la “ue” : Noi ne vogliamo scendere.
Le persone che bene o male saranno prossimamente elette e / o rielette al “parlamento europeo” pur avendo colà scarsi poteri, sono ammonite.