PARIGI, 1 GIU – Si era subito parlato di rigurgito nazista, ma a quanto pare si tratta di tutt’altra matrice. Un francese armato di kalashnikov e di una pistola è stato arrestato a Marsiglia per la strage del museo ebraico di Bruxelles. Si chiama Mehdi Nemmouche e sarebbe stato in Siria nel 2013 con dei jihadisti. Il giovane è stato fermato venerdì a bordo di un bus proveniente dal Belgio: l’accusa è di omicidio plurimo in collegamento con un’impresa terroristica.
Fonti degli inquirenti sottolineano che, oltre al fucile e alla pistola, Nemmouche aveva con sé una telecamera: i testimoni della strage avevano riferito proprio di un uomo con una macchina fotografica appesa alla tracolla di una delle sue borse.
Altro indizio, un cappellino con visiera che il sospetto indossava al momento dell’arresto e che sembra simile a quello visibile sul capo dell’assassino nelle immagini della videosorveglianza diffuse dopo la strage.
L’uomo ha 29 anni ed è originario di Roubaix, nel nord. Sarebbe stato schedato come seguace della jihad islamica in Siria dai servizi interni francesi (DGSI). Venerdi’, si apprende, è stato posto in stato di fermo per omicidio plurimo in collegamento con un’impresa terroristica.