31 mag. – Il premier Matteo Renzi, in un’intervista a ‘La Stampa’, ribadisce che il suo esecutivo durera’ a lungo. “Non so se sia un bene o un male – sostiene – ma credo che per qualche anno non vedrete altri presidenti del consiglio. L’Italia ha scelto la stabilita’ e per noi stabilita’ significa fare riforme molto dure e forti”.
Stabilita’, che secondo il presidente del consiglio, consente il cambiamento: “Il segnale delle urne non si presta ad equivoci. E’ la prima volta dal 1958 che un partito prende piu’ del 40%, allora credo che fosse il governo Fanfani: 56 anni fa. Piu’ forte di cosi’ gli italiani non potevano parlare”.
“La Germania per me e’ un modello, non un nemico”. “Lo e’ – spiega il presidente del Consiglio – quando penso al mercato del lavoro o alla struttura pubblica” ma “questo non significa non avere idee diverse su tante questioni”. L’Italia quindi a Bruxelles, “ripetera’ che l’impostazione di fondo dell’Europa non deve essere centrata soltanto sull’austerita’ ma anche sulla crescita, l’occupazione e le riforme”.
Per quanto riguarda poi la nomina del presidente della Commissione Ue, il premier usa il latino e insiste: “la posizione del governo italiano e’ molto chiara: nomina sunt consequentia rerum. Prima di ragionare di nomi, mettiamoci d’accordo sull’agenda. Mi interessano piu’ i posti di lavoro che i posti di potere”. agi
L’Italia cos’ha fatto? Ha scelto? Scelto chi? Cosa? Quando? Dove?
Noi l’abbiamo scelto? A dire il vero lei ha fatto come Napoleone, si è autoincoronato da solo!!!
Si ricordi che può infinocchiare quei 4 caproni, ma non offenda l’intelligenza degli altri che non l’hanno mai votato!!!