Stalking, minacce e botte alla ex: l’ultima sfuriata con un coltello davanti ai bimbi
30 magg – Minacce, blitz notturni sotto casa, ingiurie pesanti e poi le botte. L’ultimo sfuriata con un coltello, puntato alla gola della sua ex, sotto gli occhi dei loro figlioletti di 5 e un anno. Così l’altro ieri sera è stato arrestato per stalking un 38enne di origini marocchine, che non lasciava più vivere la sua ex compagna, una 43enne italiana.
Circa sei mesi fa la donna, sfinita dell’aggressività del convivente, lo aveva messo alla porta. Da allora lui avrebbe preso a perseguitarla, prima perché non si rassegnava alla fine della loro relazione, poi perché imbestialito dal fatto che la ex lo avesse denunciato alla Polizia, dopo alcuni violenti episodi.
La 38enne, infatti, aveva già richiesto più volte l’intervento delle Forze dell’ordine, inseguito alle ‘scenate’ aggressive del compagno. In diversi episodi aveva lasciato cadere, poi la situazione si sarebeb fatta sempre più pesante, tanto da indurre la signora a sporgere per tre volte denuncia contro l’ex nel giro di un mese e mezzo (due volte in aprile scorso e una all’inizio del mese in corso).
Durante una delle numerose aggressioni l’uomo, ubriaco, – secondo quanto riportato dalla vittima – le avrebbe afferrata e sbattuto il volto in uno specchio, per poi spaccargli in testa una stufetta elettrica. La donna finì in ospedale, con un trauma cranico e varie ecchimosi e ferite in tutto il corpo.
L’aggressore venne denunciato in quella circostanza, ma la cosa non lo ha fermato. Solo 5 giorni dopo, infatti, si ripresentò di notte sotto casa della ex, minacciando che l’avrebbe picchiata se lei non lo avesse fatto entrare. Intervenne il 113, lui andò via, poi continuò a tempestarla di telefonate.
Venti giorni più tardi, scenata simile, e nuova richiesta di aiuto da parte della donna al 113.
Fino all’episodio di martedì scorso, quando su segnalazione della vittima una pattuglia di Polizia è giunta sotto l’abitazione della malcapitata, nel quartiere San Vitale. La 43enne riferiva che mentre stava uscendo di casa, con i due figlioletti, si era trovata l’uomo davanti al portone. Dopo essere entrato, l’uomo l’avrebbe investita con insulti e minacce. Infine, dalle parole ai fatti: avrebbe estratto un coltello e puntato dritto alla gola dell’ex convivente. La donna sarebbe riuscita a divincolarsi e mettere al sicuro i bambini nell’appartamento di una vicina, poi a chiamare il 113.
Nel frattempo l’uomo si è allontanato, per poi fare ritorno sotto il palazzo della vittima. Qui è stato intercettato e bloccato dagli agenti dell’ufficio Volanti. Si era già sbarazzato del coltello, ma i graffi che la donna riportava sotto il collo, avrebbero avvalorato la testimonianza della vittima. E anche sulla scorta dei pregressi episodi violenti e delle relative denunce, la polizia ha ritenuto ci fossero ormai tutti gli elementi per ammanettarlo. L’uomo è così stato arrestato e rinchiuso nel carcere della Dozza, in attesa della convalida del fermo.
bolognatoday.it
rispeditelo al suo paese con condanna a non poter rientrare in italia legge fate le leggi per le donne. fate leggi contro immigrati dopo la seconda denuncia espulsione .. totale dal paese… leggi dure… farsi rispettare..