30 MAG – Migliaia di bambini musulmani in Italia rischiano la vita per circoncisioni eseguite clandestinamente, dovute al fatto che il Ssn non riconosce questa pratica se eseguita per motivi culturali e non medici. Lo hanno affermato gli esperti durante una sessione del congresso ‘Roma Pediatria’ che si è appena chiuso a Roma, ”Se fatta privatamente la circoncisione può costare cifre superiori ai mille euro, che non tutte le famiglie possono permettersi – spiega Mustafa Qaddourah, pediatra del Centro di Cultura Islamica di Roma, che ha esposto il problema durante la conferenza – il risultato è che si rivolgono a dei ciarlatani che non sono medici, ed eseguono l’operazione nei sottoscala mettendo il bambino in pericolo di infezioni, malformazioni e di morte”.
La Caritas nel 2012 ha censito circa 50mila bambini musulmani in etá prescolare e scolare, e secondo alcune stime circa il 30% delle circoncisioni per motivi religiosi in Italia sarebbero eseguite da personale non autorizzato. ”Probabilmente la percentuale è più alta, anche se ovviamente è difficile da stimare – afferma Qaddourah -. A me personalmente è capitato diverse volte di vedere nei pazienti le conseguenze di una circoncisione eseguita male, e negli ultimi anni ci sono state quattro segnalazioni di bimbi morti a seguìto dell’intervento”.
In alcune zone d’Italia sono stati aperti degli ambulatori dedicati al problema, ma sempre a pagamento. ”Bisogna trovare una soluzione, non è possibile che i bambini corrano dei rischi inutili per un intervento che sarebbe semplicissimo – afferma Alberto Villani, direttore del dipartimento di pediatria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma -. Se fatta da una persona esperta in un luogo adatto la procedura non ha bisogno di ricovero, in un paio d’ore il bambino torna a casa”. ansa