29 magg – Durissima presa di posizione del consigliere Manfred De Eccher sui campi nomadi di Trento e sui soldi che l’amministrazione comunale eroga a fondo perduto per le comunità sinti.
Servizio di accompagnamento educativo e di mediazione culturale e sociale per i sinti ed i rom: 134mila euro annui da stanziare da parte del Comune di Trento per i prossimi 4 anni.
A tutto questo andranno a sommarsi i costi per la manutenzione e la gestione del campo nomadi di Ravina, per un totale che si aggira attorno ai 280mila euro all’ anno. Servizi e relative spese, questi, che sono già stati garantiti in passato e che, proprio per questo, ne dimostrano l’impatto fallimentare.
«In questi anni sono stati spesi complessivamente milioni di euro in questo ambito – dichiara il Consigliere Comunale Manfred de Eccher – ed il Comune si vorrebbe impegnare a rinnovare l’impegno a scapito delle tasche dei cittadini. Più che politiche per l’integrazione, è una vera e propria manovra assistenziale non giustificata, una strategia di mantenimento dello status quo per circa 100 nomadi che hanno come esito il porli in posizione di privilegio rispetto agli altri cittadini».
«Se a questo dovessimo aggiungere – prosegue de Eccher – che nel solo 2013 sono stati più di 20.000 gli italiani che sono divenuti “nomadi” per cercare lavoro all’estero, queste politiche di spreco e senza alcun rientro positivo sono assolutamente ingiustificabili».
«Questo atteggiamento garantista ed assistenzialista per Sinti e Rom – continua De Eccher – non è assolutamente accettabile e rispettoso nei confronti dei cittadini Trentini che, nonostante i sacrifici quotidiani, oramai anche a causa delle crisi economica che sta investendo l’intera nazione, non sempre riescono ad arrivare a fine mese.
Quanto deve ancora costare questa millantata integrazione, che, come è evidente, in 20 anni non ha integrato nessuno ed ha avuto come unico effetto il mantenimento di un ingiusto stile di vita avvantaggiato a circa un centinaio di nomadi»?
Manfred De Eccher affonda sulla giunta comunale di Trento, «le cifre di danaro pubblico sottratte in modo assolutamente iniquo dal corretto impiego a vantaggio di tutti i cittadini sono da capogiro: € 5.575.404,96 dal ’93 ad oggi, a cui bisogna altresì aggiungere oltre 42 mila euro di mancato incasso per le casse comunali per le utenze, ovviamente e prevedibilmente, mai pagate, per un totale di 5.618.383,04 di euro.
E’ ora che le amministrazioni pubbliche smettano di ricoprire ruoli di beneficienza che manifestamente non gli competono e non si addicono, e comincino, soprattutto nel rispetto di giustizia e legalità, a fare gli interessi dei cittadini che rappresentano ( o che quantomeno dovrebbero rappresentare)».
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, nella persona del suo rappresentante in Consiglio Comunale Manfred de Eccher, intende dire basta a questo atteggiamento di reversed discrimination, che palesemente vede discriminati i cittadini trentini, che con il proprio lavoro portano avanti questa società, a favore di circa un centinaio di nomadi, che altro non fanno se non aumentare a dismisura l’illegalità dilagante e la microcriminalità a Trento e dintorni.
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale chiede, all’Amministrazione Comunale ed al Sindaco di assumere le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e procedere senza mezzi termini come di seguito proposto.
«Innanzi tutto ripristinare la legalità e la sicurezza pubblica con una ordinanza di sgombero immediato dei campi nomadi abusivi (oltre al campo di Ravina, mantenuto con un flusso interminabile di danaro pubblico, Rom e Sinti hanno occupato abusivamente altri luoghi, sottraendoli illecitamente alla fruizione collettiva).
L’attività dell’amministrazione non deve fermarsi qui, – spiega De Eccher – ma si ritiene necessario, come passo immediatamente successivo, il taglio immediato del mantenimento pubblico dei campi Rom e Sinti, azzerando totalmente il flusso di danaro pubblico erogato.
Se eventualmente si presenterà la necessità si sostenere nuclei familiari, appartenenti ai gruppi Rom o Sinti, potranno accedere, come tutti i cittadini, agli strumenti offerti dalle politiche sociali generali, perché niente e nessuno può stabilire che una famiglia Rom o Sinti abbia più diritto di una famiglia trentina da generazioni: questa discriminazione deve cessare immediatamente senza se e senza ma.» – conclude De Eccher
Ohhhh Deo Gracias, finalemente un uomo che ha il coraggio di prendere posizione.
Mi piace la frase:
Se eventualmente si presenterà la necessità si sostenere nuclei familiari, appartenenti ai gruppi Rom o Sinti, potranno accedere, come tutti i cittadini, agli strumenti offerti dalle politiche sociali generali, perché niente e nessuno può stabilire che una famiglia Rom o Sinti abbia più diritto di una famiglia trentina da generazioni: questa discriminazione deve cessare immediatamente senza se e senza ma.» – conclude De Eccher