29 magg – L’uomo che si è fatto esplodere a bordo di un camion nella provincia di Idlib, a nord della Siria, domenica scorsa, era un cittadino statunitense che combatteva con il Nusra Front, un gruppo estremista islamico vicino ad al Qaeda. L’attacco è stato confermato da funzionari di Washington, che hanno parlato in condizioni di anonimato. E’ la prima volta che un americano viene coinvolto in un atto di questo genere.
La notizia dell’attentato era stata diffusa martedì su Twitter da un messaggio del Nusra Front, che insieme ad altre decine di formazioni di ribelli combatte contro il presidente Bashar al-Assad. Anche se le autorità americane non hanno confermato il nome, il combattente è stato identificato sui social media di alcuni gruppi estremisti come Abu Huraira al-Amriki. L’uomo si è fatto esplodere a bordo di un camion. Sui siti e sui social network dei ribelli sono circolate foto e video dell’attentato in cui appare un giovane uomo sorridente con la barba e con in braccio un gatto.
Il “New York Times” riporta la testimonianza di un attivista che si trovava vicino al luogo dell’attacco terroristico: “So che era un americano, che aveva un passaporto americano e che combatteva con il Nusra Front”.
Diversi gruppi di estremisti vicino ad al Qaeda in Siria da tempo stanno cercando di reclutare cittadini americani e di Paesi occidentali per formarli e spingerli a fare attentati nei rispettivi Paesi, come hanno confermato fonti di intelligence americane. Questi sforzi, che secondo gli ufficiali sarebbero iniziati da poco tempo, sono l’ultima sfida lanciata al mondo occidentale da parte dei ribelli siriani.
Proprio ieri il presidente Barack Obama nel suo discorso all’Accademia miltare di West Point, Stato di New York, aveva detto di voler aumentare gli aiuti ai ribelli moderati siriani, promettendo 5 miliardi di dollari (Obama: “L’America deve restare leader mondiale, servono 5 mld di dollari”) per la lotta al terrorismo a livello internazionale. L’intelligence americana ha confermato che più di 70 cittadini americani hanno viaggiato in Siria, molti di essi per combattere con uno dei gruppi di ribelli presenti sul territorio: di recente la Cia e l’Fbi hanno creato una task force per impedire a queste persone di ritornare negli Stati Uniti. TMNEWS