Il 66enne Grillo porta sul palco le cariatidi e se la prende coi vecchi?

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Giovanissimi all’arrembaggio

 

29 magg – Torna lancia in resta Beppe Grillo e sul blog fa pronostici sulla pelle degli italiani. “La maggioranza relativa degli italiani che hanno tra 18 e 29 anni vota M5S. E’ solo una questione di tempo – scrive -. Poi tutto cambierà e ai partiti e ai loro media asserviti non resterà che piangere”.

Come dire: gli italiani che non ci votano sono vecchi e presto lasceranno questa Terra, verranno tempi migliori per il Movimento. Forse un po’ funesto come presagio, ma tant’è. “Il M5S è qui per restare – continua il sessantaseinne Grillo – e per contare in Europa. Siamo la prima forza di opposizione in Italia (l’unica in realtà dopo decenni), in attesa di diventare forza di governo”.

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Giovanissimi allo sbaraglio

Il post, dal titolo ‘Non vi resta che piangere’ come il film di Troisi e Benigni, attacca con una difesa a spada tratta delle ragioni politiche dei Cinque Stelle: “Dopo le autoflagellazioni, le richieste di autocritica, il maalox, le dimissioni chieste a Grillo senza specificare peraltro da quale carica da miracolati della politica usciti allo scoperto, forse è il caso di cercare un minimo di obiettività e di realismo nel valutare il risultato elettorale”.

“Il M5S – aggiunge – ha oggi 17 europarlamentari da zero, è il secondo partito del Paese e il primo movimento, ha, per ora, un nuovo sindaco e partecipa a 12 ballottaggi in città importanti come Livorno, Modena, Fano e Civitavecchia, oltre 500 nuovi consiglieri comunali. Il M5S è nato nell’ottobre del 2009, il Pd, pur con continui cambi di nome dal dopoguerra, allora si chiamava Pci (e a Grillo il PCI piace VIDEO – Grillo: eravamo tutti comunisti, il comunismo era bellissimo). Per una mutazione completa dovrebbe chiamarsi PDC (Partito democratico cristiano), un preludio al nome finale, DC, per chiudere il cerchio”.

“I nipotini di De Mita, i selfie storici di Renzie e di Letta e di Alfano con De Mita – aggiunge Grillo – sono rintracciabili in rete, hanno fagocitato la sinistra come un pitone inghiotte un topo e il bello che è i post comunisti sono pure contenti. La nostra affermazione, anche se non possiamo nascondere che volevamo arrivare prima del PD, è stata trasformata in una sconfitta storica, una Caporetto, una Waterloo. Ma quanto vino (scadente) bevono prima di scrivere?”. tiscali