Droga: Cassazione riduce pene per piccolo spaccio. Escono migliaia di detenuti

spacciatori

 

29 magg – Migliaia di detenuti potranno uscire di prigione dopo la decisione della Cassazione di ridurre le pene per il piccolo spaccio di droga. Se sarà accolta “la loro richiesta di revisione”, dicono fonti della Suprema Corte, ci si devono aspettare molti sconti di pena. La Cassazione ha infatti stabilito il diritto dei condannati in via definitiva per lieve spaccio, con la recidiva, a ricalcolare la pena al ribasso, dopo due verdetti della Corte costituzionale.

Della decisione “non si possono avvantaggiare i detenuti condannati in via definitiva per spaccio di droghe pesanti commesso con l’associazione a delinquere”, si affrettano a chiarire fonti della stessa Suprema corte.

In carcere, oggi, ci sono circa 5mila detenuti per spaccio di droghe pesanti in associazione, e circa 9mila per spaccio di lieve entità. Saranno questi ultimi a poter beneficiare della decisione chiedendo il ricalcolo della pena ai giudici dell’esecuzione.

I supremi giudici, presieduti dal primo presidente, Giorgio Santacroce, hanno così deliberato accogliendo un ricorso della procura di Napoli contro una decisione del tribunale, che aveva negato a un condannato recidivo per piccolo spaccio di ottenere il ricalcolo della pena a seguito della sentenza della Consulta che nel 2012 aveva dichiarato incostituzionale la norma della Fini-Giovanardi che vietava la concessione delle circostanze attenuanti prevalenti nel caso di recidivi.

La Cassazione, inoltre, ha stabilito che i giudici dell’esecuzione, chiamati al ricalcolo delle pene dei condannati definitivi, dovranno anche tenere conto del fatto che è stato ripristinato il testo della Iervolino-Vassalli, per effetto dell’ultima decisione della Consulta sulla Fini-Giovanardi. Così facendo, la Cassazione ha di fatto inserito nella sua decisione anche gli effetti del recente verdetto della Consulta che ha reinseirito la distinzione tra droghe pesanti e leggere. tgcom24.mediaset