28 magg – È di 54 morti il bilancio di due attacchi avvenuti nel nord della Nigeria e che si sospetta siano stati compiuti dalla setta radicale islamica Boko Haram. Lo riferiscono fonti di polizia e governative, precisando che le violenze risalgono a lunedì sera.
Secondo quanto riferito da testimoni, la città, dove i fondamentalisti hanno già massacrato decine di studenti all’inizio dell’anno, è stata attaccata verso le 20 locali (le 21 in Italia) ieri da miliziani islamici che hanno aperto il fuoco sui dei militari a un check-point. In seguito gli islamisti hanno distrutto l’ufficio della polizia locale e incendiato la casa di un capo del governo locale, nonchè diversi edifici governativi. Le milizie hanno sparato inoltre su una scuola primaria, anche se vuota, ha indicato un testimone.
Buni Yadi è situata nello Stato di Yobe, uno dei più colpiti dal gruppo islamista negli ultimi cinque anni. Yobe, come lo Stato di Borno e Adamawa, nel nord-est, hanno dichiarato lo Stato d’emergenza da oltre un anno.
Un attacco è avvenuto a Buni Yadi, nello Stato di Yobe, dove gli aggressori hanno ucciso 24 soldati e 21 poliziotti. L’altro è avvenuto invece nello Stato di Borno, dove sospetti militanti di Boko Haram hanno ucciso nuove persone in due villaggi isolati. Ad Ashigashiya uomini armati hanno sparato contro i residenti, bruciato le case, preso il controllo dell’area e sollevato la loro bandiera bianca con scritte in arabo.