Istat: In Italia sale l’indicatore di poverta’ assoluta

povert28 magg – In Italia l’indicatore di poverta’ assoluta, stabile fino al 2011, sale di ben 2,3 punti percentuali nel 2012, attestandosi all’8% della popolazione. A lanciare l’allarme e’ l’ultimo “Rapporto annuale” dell’Istat, secondo cui “la grave deprivazione, dopo l’aumento registrato fra il 2010 e il 2012 (dal 6,9% al 14,5% della popolazione) registra un lieve miglioramento nel 2013, scendendo al 12,5%.

Il “rischio di persistenza in poverta’”, ovvero la condizione di poverta’ nell’anno corrente e in almeno due degli anni precedenti, resta pero’ nel 2012 tra i piu’ alti d’Europa: 13,1 contro 9,7%. Si tratta, spiegano i ricercatori, di “una condizione strutturale: le famiglie maggiormente esposte continuano a essere quelle residenti nel Mezzogiorno, quelle che vivono in affitto, con figli minori, con disoccupati o in cui il principale percettore di reddito ha un basso livello professionale e di istruzione”.
Il rischio di persistenza nella poverta’ raggiunge il 33,5% fra le famiglie monogenitori con figli minori: nel Mezzogiorno e’ cinque volte piu’ elevato che nel Nord, tre volte piu’ elevato tra gli adulti sotto i 35 anni, due volte piu’ elevato tra i disoccupati e gli inattivi.